Economia

Meloni: «Il 2023 deve essere l’anno delle grandi riforme»

In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, la Premier ha fatto un bilancio dei suoi 100 giorni al Governo. Ha parlato di debito pubblico, di guerra, di evasione fiscale, disoccupazione e Pnrr
Credit: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ormai superato i 100 giorni di Governo: ora, è tempo di bilanci. In un’intervista al Sole 24 Ore, la Premier ha dichiarato di esser soddisfatta per questi primi mesi.

Lotta alla criminalità

In particolare, la cattura di Matteo Messina Denaro ha rappresentato uno dei momenti più toccanti: ha voluto ricordare agli agenti e ai magistrati che «lo Stato sarà sempre al loro fianco nella lotta alla criminalità organizzata».

Ha parlato, dunque, di lotta contro la mafia, «uno dei capisaldi di questo Governo», tanto che il Governo ha – in parte – modificato la riforma penale Cartabia e si è battuto affinché non venisse cancellato l’Articolo 41-bis.

Debito pubblico

Uno dei temi caldi è il debito pubblico: l’Italia, infatti, è uno dei Paesi europei col più alto tasso registrato. Giorgia Meloni ha rassicurato che al momento la situazione finanziaria, nonostante il debito elevato, è sotto controllo. Ma vuole agire in fretta e ha spiegato che, insieme al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sta cercando di tenere al sicuro il debito da altri shock finanziari e di ridurre la dipendenza dai creditori stranieri, con l’obiettivo di aumentare il numero di italiani e residenti in Italia che detengono quote di debito.

Guerra in Ucraina

Quanto al conflitto in Ucraina, è fondamentale continuare a sostenere l’Ucraina: è «presupposto indispensabile per costringere la Russia di Putin a sedersi al tavolo e gettare le basi per una pace».

Evasione fiscale

Continua a essere importante porre l’attenzione sull’evasione fiscale che «deve diventare una priorità a livello internazionale». È necessaria una collaborazione anche al di fuori dell’Unione europea. Da qui, si collegata anche al tema dell’economia in nero, fortemente presente sul territorio italiano.

La Premier ha sottolineato che il Governo si sta muovendo per rivoluzionare il rapporto tra fisco e contribuente: vuole puntare maggiormente sugli strumenti che possano favorire l’adempimento spontaneo, mentre lavora anche per una legge delega che toccherà tutti i settori della fiscalità.

Sempre in quest’ambito, la Presidente ha ricordato l’esonero contributivo del 2% e del 3% previsto dalla Manovra: un primo passo per il raggiungimento di un taglio più consistente.

Crisi demografica

Un’altra tematica importante riguarda la crisi demografica in Italia. Il tasso delle nuove nascite cala sempre di più e «occorre fare di tutto per invertire la tendenza».

Giorgia Meloni ha ricordato così il pacchetto di misure relative alla famiglia e alla natalità, che vale 1,5 miliardi di euro, e comprende: aumento dell’assegno unico, riduzione dell’Iva per i prodotti per la prima infanzia, estensione del congedo parentale, aiuti per l’acquisto di una casa per under 36.

Ma è fondamentale anche sostenere il lavoro femminile e investire in tutti gli strumenti capaci di mantenere l’equilibrio tra vita privata e vita professionale.

Come stanno le imprese?

Imprese e Unione europea: si sta facendo abbastanza? Secondo Meloni, è necessaria una risposta immediata dell’Ue per rendere le nostre aziende più competitive, soprattutto dopo l’Inflation Reduction Act statunitense.

Inoltre, è fondamentale rafforzare il dialogo transatlantico, coordinando le politiche economiche europee e americane.

Benzina, diesel e sostenibilità

Sempre in ambito Ue, la Premier ha commentato la dichiarazione della Commissione europea di voler liquidare tutte le auto a benzina e a diesel entro il 2035. Secondo il Presidente Acea (European Automobile Manifacturers’Association) Luca De Meo, questa decisione avrà delle ripercussioni disastrose sul mercato e sull’occupazione.

Ma per Meloni è necessario puntare sulla sostenibilità: il processo, però, deve essere graduale per non mettere in difficoltà imprese e lavoratori italiani. «Dobbiamo prevenire questa emergenza», ha dichiarato.

Pnrr

È passata poi al Pnrr, «la sfida dell’Italia e dell’Europa». Il Governo sta lavorando al massimo insieme al Ministro degli Affari europei, le politiche di coesione e Pnrr Raffaele Fitto, per poter raggiungere tutti gli obiettivi entro il 2026. Se dovessero insorgere ritardi, ha spiegato la Premier, si procederà alla riprogrammazione del piano tramite le modalità più adatte.

Disoccupazione e Reddito di cittadinanza

In Europa la disoccupazione ha toccato livelli altissimi, ma le aziende italiane faticano a trovare le figure professionali richieste. Meloni ha infatti sottolineato la necessità di avvicinare il più possibile il sistema scolastico e universitario al mondo del lavoro, promuovendo le discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ma anche i settori della manifattura italiana: «è una priorità di questo Governo».

Il tema della disoccupazione si lega al Reddito di cittadinanza, «una misura che ha fallito tutti gli obiettivi per i quali era nata». Giorgia Meloni ha confermato la volontà di abolirlo e, al tempo stesso, di puntare su misure concrete contro la povertà e la disoccupazione.

«Il 2023 deve essere l’anno delle grandi riforme», così la Presidente del Consiglio ha chiuso l’intervista, evidenziando la necessità di riformare il fisco, la burocrazia, la giustizia e rendere le nostre istituzioni più moderne ed efficienti.

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