Diritti

Gestazione per altri, Fdi: “Sia reato anche all’estero”

La sottosegretaria Isabella Rauti e il capogruppo Lucio Malan firmano un disegno di legge per modificare l’articolo 12 della legge 40/2004 e proibire la surrogazione di maternità anche fuori dai confini italiani
Credit: Sander Lanaerts
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8 febbraio 2023 Aggiornato alle 15:00

Fratelli d’Italia vuole rendere la gestazione per altri illegale anche all’estero. E lo fa ripresentando la proposta di legge per la “Modifica all’articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano.

Alla base, il testo di legge firmato Meloni-Cargagna sottoposto alla Commissione di Giustizia della Camera durante la scorsa legislatura, che aveva trovato il favore di Forza Italia e Lega – che avevano votato con Fratelli d’Italia – e l’opposizione di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.

La proposta, che porta come primi firmatari la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti e il capogruppo di Fdi Lucio Malan, ha come obiettivo l’applicazione delle pene anche se il fatto viene commesso all’estero. Pene che prevedono una reclusione da tre mesi a due anni e multe che possono variare dai 600 mila euro al milione.

Nella premessa del disegno di legge i due senatori scrivono: “Esiste un vero e proprio turismo procreativo, quel fenomeno cioè per cui coppie italiane che non possono avere figli si avvalgono della tecnica della surrogazione di maternità in un Paese estero dove è consentita”.

Rauti e Malan avanzano la proposta parlando anche di “business” e calcolando i costi, che variano a seconda dei Paesi, della cosiddetta maternità surrogata. a esempio in India, spiegano, si può fare con 25-30 mila dollari e il business vale 2 miliardi l’anno: “Le volontarie che entrano nel mercato legale delle cliniche mettono al mondo circa 1.500 bambini per soddisfare la richiesta che viene dall’estero”.

E proseguono: “Guadagnano dagli 8 ai 9 mila dollari a gestazione, una cifra che corrisponde a dieci anni di lavoro di un operaio non specializzato. Le donne che invece rimangono fuori dal circuito delle cliniche legali sono pagate molto meno, dai 3 ai 5 mila”.

Ma anche negli Stati Uniti la gestazione per altri è legale. Qui, spiegano i due senatori, “il business della maternità surrogata sta aumentando a ritmo esponenziale, con un numero di nascite superiore a duemila ogni anno, rispetto alle quali addirittura si dà agli aspiranti genitori la possibilità di scegliere alcune caratteristiche base del nascituro”.

L’obiettivo di Rauti e Malan, dichiaratamente è colmare un vuoto normativo: “negli ultimi anni”, spiegano, “i giudici italiani hanno dovuto confrontarsi con il fenomeno del ricorso alla maternità surrogata all’estero. […] Appare evidente come non sia più possibile lasciare i tribunali soli davanti alle problematiche che sempre più spesso si stanno determinando a causa del ricorso da parte di cittadini italiani a pratiche di surrogazione di maternità effettuate all’estero, e quanto sia opportuno che la normativa nazionale sanzioni simili pratiche, esattamente come sono sanzionate se commesse in Italia”.

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