Economia

Terza età, l’elisir della felicità?

Altro che triste vecchiaia: gli over 70 sono la fascia d’età più soddisfatta della propria vita. Lo dicono gli studi e lo confermano i dati Istat, secondo cui a diminuire sono invece i 15-19enni contenti
Credit: Christoph Soeder/dpa
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6 febbraio 2023 Aggiornato alle 17:00

Non è forse vero che l’età più bella è quella che uno ha? I primi a pensarlo sono gli anziani: mentre tra i giovani aumenta la paura di invecchiare, secondo alcuni studi gli “over” sembrano essere i più appagati e soddisfatti della propria vita, vivendo una nuova giovinezza.

Secondo uno studio condotto nel 2022 dall’American Association of Retired Person insieme a National Geographics, il 34% degli over 80 si dichiara molto contento”, così come il 27% dei settantenni. Al contrario, pare che scendendo con letà si sia sempre più infelici della propria esistenza: la percentuale dei quarantenni che si dichiarano molto contenti” (16%) è più bassa rispetto ai “non contenti” (20%).

Secondo il Rapporto Istat Soddisfazione dei cittadini italiani per le condizioni di vita nel 2021, sono aumentate del 3% la persone con più di 75 anni che si considerano soddisfatte della propria vita. Allo stesso tempo, i giovani tra i 14 e i 19 anni contenti delle proprie condizioni sono diminuiti del 3,5%.

Secondo studio condotto da McCann Truth Central sul tema dellinvecchiamento, Trouth about Age – condotto su un campione di 24 mila persone di 30 paesi diversi – il 70% dei settantenni affronta la vecchiaia con unattitudine positiva, mantenendo una mente e uno spirito attivo.

In Italia, dicono i ricercatori, gli anziani tengono molto di più alla salute e al benessere fisico rispetto ad altri Paesi: i settantenni italiani, infatti, fanno più esercizio fisico rispetto alla media globale degli anziani.

Non solo: investono il loro tempo in azioni che contribuiscono ad arricchire non solo la la loro esistenza, ma anche quella degli altri. Gli over 70, come conferma il Rapporto Istat, Invecchiamento attivo e condizioni di vita degli anziani in Italia, partecipano con un numero maggiore di ore alle attività di volontariato, svolgendo il 39,5% delle ore complessive grazie a un impegno pro capite di 28 ore al mese.

Secondo l’ultimo report dellIstituto Superiore di Statistica, lindice di vecchiaia – ossia il rapporto tra anziani di 65 anni e più e giovani di età inferiore a 15 anni – in Italia è pari al 187,9%. Al momento della rilevazione gli anziani in Italia erano oltre 14 milioni e 46.000: oltre 3 milioni in più rispetto a venti anni prima.

Gli anziani, inoltre, contribuiscono alleconomia del Paese più di quanto si potremmo pensare. E non solo perché in 4 famiglie su 10, secondo Coldiretti, sono i nonni a salvare il bilancio familiare. Le attività economiche rivolte al target più anziano, infatti, vanno a creare quella che viene chiamata silver economy. Una vera e propria nuova economia, legata alla crescente domanda di prodotti pensati per gli ultrasessantenni, che trae beneficio anche dalla crescita del silver tourism: sono sempre di più, infatti, i settantenni che dedicano il loro tempo a viaggiare.

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