Diritti

Russia: spunta l’addestramento tra le materie scolastiche

Il corso Fondamenti di sicurezza della vita (obbligatorio da settembre 2023) comprenderà esercitazioni con fucili d’assalto, bombe a mano, dispositivi di protezione e saluti militari
Credit: Russian Look/ZUMAPRESS.com
Tempo di lettura 4 min lettura
4 febbraio 2023 Aggiornato alle 20:00

Gli studenti delle scuole secondarie in Russia dovranno seguire un corso di addestramento militare come parte del loro “curriculum”. I funzionari dell’intelligence britannica hanno diffuso un tweet in cui rivelano alcuni dettagli dell’operazione; nelle ultime settimane, il Ministero dell’Istruzione russo ha reso noti i dettagli dell’addestramento, che dovrebbe diventare obbligatorio a settembre.

Il corso Fondamenti di sicurezza della vita - che si aggiunge al già esistente Salute e sicurezza di base - comprenderà un addestramento con fucili d’assalto ak e bombe a mano, esercitazioni e saluti militari, l’uso di dispositivi di protezione personale, ha spiegato il ministro dell’istruzione, che vorrà forse estendere l’addestramento anche agli studenti universitari. Il Ministero della Difesa russo è favorevole al ripristino dell’addestramento militare di base dell’epoca sovietica nelle scuole superiori, hanno riferito i media filo-cremlino, citando una corrispondenza tra legislatori e ufficiali dell’esercito.

Alcune testate indipendenti russe, come il Moscow Time, hanno rilasciato alcune informazioni sulla notizia, scrivendo che la Russia ha ritirato il cosiddetto programma di Addestramento militare iniziale - che insegnava agli adolescenti a rispondere a un attacco nucleare o chimico, a fornire il primo soccorso e a maneggiare armi da fuoco - nel 1993. Negli anni successivi, diversi tentativi di far rivivere il corso non hanno avuto successo.

L’iniziativa ha già ricevuto il sostegno praticamente unanime dei principali partiti russi in parlamento e di personalità di spicco come Sergei Mironov, capo del partito Una Russia giusta e sostenitore dell’invasione dell’Ucraina. «L’aggiunta di questa materia preparerebbe sistematicamente i cittadini a un eventuale confronto con il nemico», ha dichiarato al quotidiano filo-cremlino Izvestia. Mironov si è assicurato l’appoggio del viceministro della Difesa Valery Gerasimov, che ha dichiarato che il suo ministero sosterrà le proposte legislative per ripristinare la formazione di base nelle scuole superiori. Il Viceministro ha suggerito che le scuole dovrebbero assegnare almeno 140 ore di formazione di base agli studenti del decimo e dell’undicesimo anno.

Le scuole russe hanno già aggiunto l’invasione dell’Ucraina al curriculum di storia a partire da quest’anno accademico: la Russia definisce ufficialmente la guerra una “operazione militare speciale” e nega le atrocità che è accusata di aver commesso in Ucraina.

Gli studenti più giovani sono tenuti inoltre a frequentare lezioni patriottiche settimanali chiamate Conversazioni importanti. Genitori, insegnanti e avvocati hanno espresso profonda preoccupazione per quelli che criticano come sforzi statali per raccogliere il sostegno alla guerra tra i bambini.

Nelle università, il Cremlino ha in programma di rivedere l’istruzione umanistica con un corso ideologico sui Fondamenti e principi dello Stato russo entro marzo 2023, secondo un rapporto separato pubblicato dal quotidiano Kommersant. Il corso fa parte del progetto Dna russo del Cremlino, che cerca di plasmare l’ideologia russa attorno a 5 valori fondamentali, che la pubblicazione definisce patriottismo, fiducia nelle istituzioni pubbliche, armonia sociale, famiglie tradizionali e creazione personale.

Non è chiaro se l’ordine di addestramento militare per gli studenti delle scuole secondarie sia direttamente legato alla guerra della Russia in Ucraina, giunta ormai all’undicesimo mese, ma sicuramente l’iniziativa rafforza un clima fortemente militarizzato.

Leggi anche
Arshak Makichyan, 27 anni, attivista russo conosciuto come il “Greta Thunberg russo”, racconta quanto sia diventato difficile vivere in Russia. Dalle proteste silenziose contro la crisi climatica iniziate a Piazza Pushkinskaya a Mosca nel 2019 a quelle contro la guerra in Ucraina. L’isolamento della Russia e le stringenti leggi approvate da Vladimir Putin contro la libertà non prospettano un futuro migliore nel paese. A rischio giornalisti, attivisti e semplici cittadini.
Russia
di Maria Michela D'Alessandro
Il primo ministro russo Mikhail Mishustin incontra gli studenti dell'Advanced Educational Scientific Center (AESC) - Kolmogorov boarding school il primo giorno del nuovo anno accademico a Mosca.
Guerra
di Caterina Tarquini 3 min lettura