Economia

Lo Sprecometro ci insegna a non buttare il cibo

Nella giornata nazionale contro lo spreco alimentare, scaricare questa App può renderci consapevoli del cibo che buttiamo e aiutarci a evitare di farlo
Credit: Laila Gohar
Tempo di lettura 3 min lettura
5 febbraio 2023 Aggiornato alle 08:00

In questo periodo dell’anno si parla tantissimo di cibo. Sarà perché San Valentino e le cene romantiche sono alle porte o perché oggi, 5 febbraio, è la giornata nazionale contro lo spreco alimentare, istituita nel 2015 quando l’agro-economista Andrea Segrè decise di indurre le persone a riflettere su uno dei problemi più urgenti della nostra società.

L’Osservatorio Waste Watcher International, infatti, ha stimato che, a settimana, ciascun italiano getta nella spazzatura una media di 595,3 gr di alimenti, dei quali la frutta fresca è il più gettonato, con una media di 25,5 gr, seguito da insalata (21,4 gr), pane fresco (20 gr), altre verdure (19,5 gr), aglio, tuberi e cipolla (18,7 gr).

Eppure, non molte persone sono davvero consapevoli della gravità del gesto del buttare via qualcosa che, per qualche motivo, non si può consumare.

“È scaduto”, “Va a male perché era conservato in frigo e si è deteriorato nel trasporto”, “I cibi venduti sono già vecchi”, “Calcolo male le cose che servono”, “Ho paura di non avere abbastanza cibo a casa” sono alcune delle risposte al sondaggio effettuato dall’Osservatorio nel 2022 Waste Watcher International e riportate nel libro di Andrea Segrè, L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare, rispetto alle motivazioni che portano le persone a sprecare.

Anche se per provare a invertire la tendenza esistono strategie di prevenzione, tra le quali fare meglio la lista della spesa, organizzare il frigorifero e la dispensa e programmare gli acquisti (frequentemente i freschi, periodicamente quelli a lunga scadenza), a molte persone serve toccare con mano il proprio impatto ambientale e, perché no, vedere anche quanti soldi si perdono quando si butta via il cibo.

Ecco quindi che arriva in soccorso lo Sprecometro, un’applicazione ideata e sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher, insieme al Dipartimento di Scienze Tecnologiche Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e Last Minute Market, che ha come obiettivo il generare consapevolezza e conoscenze per indirizzare le scelte individuali.

Grazie all’app si può tenere traccia di tutti i grammi di cibo che si buttano via (per un motivo o per l’altro, a casa, in mensa, al ristorante o altrove) ai quali equivalgono, in euro, i soldi che se ne vanno insieme all’alimento, in kg e km percorsi da un’auto la quantità di CO2 generata, in bottiglie d’acqua da 0.5 l e M3 l’acqua sperperata.

Non manca nemmeno il focus sull’informazione: sulla dashboard vengono infatti proposti contenuti educativi, giochi e schede informative volti a migliorare l’approccio con il cibo e ad adottare comportamenti alimentari sani e bilanciati.

Sul proprio diario dello spreco si possono monitorare i progressi e, soprattutto, fissare traguardi di riduzione in linea con l’agenda Onu per lo Sviluppo Sostenibile e l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030.

Ad ogni attività svolta e per ogni variazione dello spreco nel tempo vengono assegnati dei punteggi, grazie ai quali ci si può confrontare con altri utenti in modo da vincere sinergicamente la sfida del non sprecare.

Lottare contro lo spreco può diventare così un gesto virtuale, ma molto, molto più reale di ciò che sembra.

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