Economia

Black (economic) power

Tra il 2020 e il 2021, negli Usa gli imprenditori neri sono aumentati del 38%. Tra il 2010 e il 2019, il reddito medio delle famiglie afro americane è cresciuto del 10%. Che l’economia abbia superato gli stereotipi?
Credit: Mikhail Nilov
Azzurra Rinaldi
Azzurra Rinaldi economista
Tempo di lettura 5 min lettura
2 febbraio 2023 Aggiornato alle 11:00

Ogni anno, a febbraio, l’America celebra il Black History Month per dare spazio e riconoscimento ai risultati delle persone afroamericane, sottolineando il loro ruolo cruciale nella storia degli Stati Uniti. E questo ruolo è anche economico.

Secondo il Brookings Institution, nel 2019 il reddito medio delle famiglie nere negli Stati Uniti ha raggiunto 43.862 $, con un aumento del 10% rispetto al 2010. A cosa possiamo attribuire questo successo? Le ragioni sono ovviamente molteplici, ma uno dei fattori più consistenti è probabilmente da attribuirsi all’aumento delle opportunità di lavoro. Stando ai dati della Brookings Analysis of American Community Survey, l’occupazione delle persone adulte nere è cresciuta in modo significativo nella maggior parte delle aree metropolitane tra il 2013 e il 2018, in particolar modo nell’Ovest e nel Sud del Paese.

Non tutto è oro quello che luccica

Tuttavia, se andiamo a leggere i dati della produzione di reddito nel dettaglio, emerge chiaramente che gli anni della pandemia da Covid-19 hanno avuto un impatto negativo più marcato sul reddito e sull’occupazione delle famiglie nere.

Nella U.S. Census Bureau Household Pulse Survey, gli intervistati in tutta la Nazione hanno indicato di aver subìto una perdita del 48,8% del reddito da lavoro dipendente - per sé o per i membri della famiglia - nel periodo compreso tra marzo 2020 e marzo 2021. E non è un caso, perché in concomitanza con la crisi da Covid-19, così come ancor prima con la crisi finanziaria del 2008-2009, il reddito delle persone nere crolla. Non ci stupisce: i dati confermano ancora una volta che sono sempre i più fragili quelli che vengono colpiti dalle crisi che, com’è noto, amplificano le disuguaglianze.

Un altro esempio? Nel dicembre 2021, il tasso di disoccupazione degli adolescenti neri - di età compresa tra 16 e 19 anni - era del 21%, ovvero il 12,4% in più rispetto agli adolescenti bianchi. Certo, possiamo spiegare anche questo: i datori di lavoro degli adolescenti si concentrano nella vendita al dettaglio e nell’ospitalità ed è ben noto che la pandemia ha avuto un impatto negativo sui posti di lavoro in questi settori. Ma a essere licenziate sono state soprattutto le persone nere.

Non parliamo, poi, delle donne nere, che rappresentano un gruppo con un tasso di disoccupazione particolarmente elevato. Il dato: il loro tasso di disoccupazione è aumentato dal 6,5% nel novembre 2021 al 7,1% nel dicembre 2021.

Questi numeri sono utili perché mostrano la persistenza di disparità razziali nel mercato del lavoro statunitense e ci convincono su quanto sia ancora necessario intervenire per contrastare questi stereotipi.

La comunità nera crea anche impresa

Da febbraio 2020 ad agosto 2021, il numero di imprenditori neri negli Stati Uniti è aumentato del 38%, rendendo i neri americani la classe di imprenditori in più rapida crescita nel Paese. Un’ottima notizia ma anche questa, come le altre, va approfondita. Per esempio, Teresa Kroeger e Graham Wright della Brandeis University del Massachusetts, nel 2021 dimostrano che le attività di proprietà di persone nere hanno meno probabilità di rimanere aperte 4 anni dopo l’avvio, rispetto a quelle di proprietà di persone bianche.

E purtroppo, anche sull’imprenditoria della comunità afroamericana il Covid si è abbattuto con particolare violenza. Si tratta di una perdita collettiva, è bene rimarcarlo, anche perché, secondo l’Annual Business Survey dell’U.S. Census Bureau, nel 2021 queste imprese hanno creato $141.1 miliardi di incassi annuali e dato lavoro a oltre 1,3 milioni di persone.

L’economia ha superato gli stereotipi? E la società?

I dati che abbiamo visto sinora mostrano certamente la persistenza di alcuni elementi critici, legati agli stereotipi, che continuano a intervenire sia sulla forza lavoro che sull’imprenditorialità delle persone nere negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, però, rivelano un dinamismo e una capacità di resistenza che fanno ben pensare e che ragionevolmente inducono all’ottimismo circa un progressivo superamento delle barriere che la comunità afroamericana ha sempre dovuto fronteggiare nella sua storia.

Non possiamo dimenticare, infatti, che la relazione tra la comunità bianca e quella nera è nata sullo sfruttamento brutale della seconda a opera della prima, a partire dallo schiavismo e dagli orrori che ne sono conseguiti. Ma se l’economia sembra pian piano abbandonare il rapporto di forza che ha tradizionalmente visto la ricchezza accumularsi unicamente nelle mani delle persone bianche, non possiamo dire lo stesso della società. E questo deve farci riflettere e anche indurci all’azione.

(Ah: se per caso ti stai chiedendo quali siano i dati sull’imprenditoria delle persone afro discendenti in Italia… beh, non li abbiamo!).

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