Futuro

Brand: osservare per fidelizzare

Il report Accenture Life Trends 2023 individua 5 nuove tendenze del comportamento umano, in base al contesto globale. Partendo da qui, le aziende potranno realizzare nuove modalità di coinvolgimento dei clienti
Credit: Viktor Freitas
Tempo di lettura 6 min lettura
30 gennaio 2023 Aggiornato alle 17:45

Accenture - società di consulenza aziendale globale che aiuta i clienti a rinnovarsi combinando tecnologia e ingegno umano - ha pubblicato il rapporto Accenture Life Trends 2023 che individua i trend attraverso cui si snoderanno nei prossimi mesi il business, la cultura, la società, la tecnologia e il design.

Il rapporto è costruito sull’eredità di 15 anni di Fjord Trends - ora, appunto, chiamato Accenture Life Trends - e per il 2023 ha identificato 5 macro movimenti globali del comportamento umano. In questi anni di costante instabilità, una nota positiva arriva dal crescente accesso delle persone alle tecnologie emergenti.

La vita quotidiana si è modificata notevolmente: dalla necessità di imparare a vivere nel tempo della permacrisis alla volontà di sentirsi parte delle comunità online; dalla mancanza dei benefici intangibili legati al modo di lavorare pre-crisi all’uso di tecnologie per accelerare la creatività.

Fabio Sergio, Head of Design di Accenture Song per Italia, Europa centrale e Grecia, ha dichiarato che «i momenti di crisi inducono le persone a mettere in discussione l’effettivo controllo che hanno sulle loro vite. Se da un lato, inevitabilmente, le persone cercano di adattarsi e gestire le nuove situazioni, dall’altro le decisioni che prendono si ripercuotono anche sui brand e sulle aziende con cui interagiscono».

Il rapporto Accenture Life Trends si concentra sul comportamento delle persone e sull’impatto che questo genera sulla società, sulla cultura e sulle imprese. Per raggiungere ai risultati, che verranno di seguito illustrati nel dettaglio, sono stati utilizzati diversi strumenti, dalle classiche interviste all’intelligenza artificiale.

Ormai l’intelligenza artificiale ha un ruolo chiave anche su ambiti che prima pensavamo fossero riservati all’intelligenza umana, come la creatività. Dal rapporto emerge infatti che il diffuso uso delle tecnologie emergenti può essere uno stimolo e un acceleratore per la creatività: i designer di Accenture Song hanno così utilizzato l’intelligenza artificiale per illustrare i 5 trend del 2023 attraverso Midjourney, che è capace di creare immagini inedite a partire da descrizioni testuali.

I 5 macro-movimenti globali del comportamento umano

Le aziende, quindi, partendo da queste nuove dinamiche, hanno la possibilità di “sviluppare modalità innovative per coinvolgere i clienti e costruire relazioni con loro” e il team di Accenture, grazie alle informazioni raccolte dalla rete globale di designer, creativi, tecnologi, sociologi e antropologi ha individuato 5 tendenze per i 2023.

1. I will survive: siamo in una crisi permanente, ma ci adatteremo. Il mondo oscilla tra una catastrofe e l’altra; tra Covid e stravolgimenti climatici, l’umanità si adatta con 4 possibili risposte - lotta , fuga, concentrazione e immobilità - che influenzeranno gli acquisti e la percezione di un brand.

2. I’m a beliver: il futuro della fidelizzazione. Il mondo è instabile quindi si cercano gruppi “stabili” a cui appartenere; di conseguenza i brand saranno sviluppati e costruiti come una comunità che coinvolge il marchio. Le nuove tecnologie identificano dei filoni principali come le comunità di appartenenza su piattaforme, token-gating nel caso di accesso esclusivo riservato ai possessori di token, oggetti da collezione che riguardano l’arte digitale, autografi e altro.

3. As it was: l’importanza dei benefici intangibili del lavoro. Non tutti sono tornati al modo di lavorare pre-pandemia e questo ha portato alla perdita di benefici intangibili propri dell’ufficio, come gli incontri casuali con i colleghi e la possibilità di guidare in maniera ravvicinata e costante i giovani talenti. Le conseguenze ora sono chiare: senza il coinvolgimento personale, le aziende perdono innovazione, cultura e capacità di inclusione. Bisogna ripensare a un piano che offra benefici a dipendenti e aziende.

4. Ok, creativity: l’intelligenza artificiale diventa il copilota della creatività. L’intelligenza artificiale (IA) è ormai disponibile quotidianamente a sempre più persone e le reti neurali sono disponibili per creare linguaggi, immagini e musica con pochissimo forzo e senza il bisogno di competenze tecniche. Le aziende, quindi, devono considerare come distinguersi nella molteplicità di contenuti generati dall’IA e come utilizzarle questi strumenti per migliorare la velocità e l’originalità dell’innovazione.

5. Signed, sealed, delivered: i portafogli digitali potrebbero porre fine alla crisi dell’identità digitale. Il traffico di dati personali è in attesa di trasformazione e la fiducia verso i brand nelle esperienze online sta diminuendo. Il controllo dei dati però potrebbe tornare in mano agli utenti grazie ai portafogli digitali contenti token - che rappresentano metodi di pagamento, documenti d’identità, carte fedeltà e altro - che consentiranno alle persone di decidere quanti dati condividere con le aziende e persino venderli. Per le aziende è un’ottima notizia, perché le persone forniranno direttamente informazioni senza mediazione di parti terze, garantendo una maggiore “autenticità”.

È chiaro, quindi, che nei diversi ruoli - dai leader d’azienda ai lavoratori, clienti, consumatori e creatori - le persone cercano modi per riprendere il controllo sulla loro vita “avviando un percorso verso un nuovo concetto di progresso tecnologico incentrato sull’esperienza umana”, come ha dichiarato Alessandro Diana, Accenture Song Lead per Italia, centro Europa e Grecia.

“Questi cambiamenti profondi nei comportamenti umani modificheranno gli equilibri con i brand, definendo nuovi rapporti di forza” ed è certo che tecnologie emergenti più accessibili favoriranno una nuova era per la creatività, la società e la riservatezza dei dati.

Leggi anche
occupazione
di Valeria Pantani 4 min lettura
Economia
di Redazione 3 min lettura