Bambini

3 recensioni per piccoli lettori

Ieri è stata la Giornata della Memoria. Così questa settimana ti proponiamo alcuni libri che parlano della Shoah. Da leggere con i più piccini
Credit: Mikhail Nilov/pexels

Domenica 29 gennaio – con repliche il 5 marzo e il 2 aprile - alle ore 16:00 al Teatro Verdi di Gorizia andrà in scena Malefici. Il comico, scrittore, attore e cantautore Dario Vergassola approda a teatro ponendosi una domanda: com’erano, da bambini, i cattivi delle fiabe? E come mai sono diventati cattivi?

Da questo interrogativo parte il musical per famiglie, adatto ai bimbi dai 4 anni in su e prodotto da Associazione ATTI, Fondazione Aida e Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, in collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino e il sostegno della Fondazione Caritro. La regia è di Manuel Renga, già autore, regista e curatore di progetti didattici legati alle opere liriche, andate in scena su palcoscenici internazionali, come le Théâtre des Champs Elysées a Parigi, l’Opéra de Rouen e la Royal Opera House di Muscat.

«I protagonisti sono Grimilde, la strega di Biancaneve, Jafar de Le mille e una notte, la Strega del Mare della Sirenetta e il Lupo di Cappuccetto Rosso – spiega Vergassola - Grimilde è ossessionata dall’idea di essere bella: se un tempo c’era lo specchio a testimoniare la sua bellezza, oggi la strega si fa direttamente i selfie con lo smartphone. Jafar è il personaggio più antipatico e scorbutico di tutti, ma non c’è spigolo caratteriale che non possa essere smussato e accettato. La Strega del Mare finalmente può fare a meno di avere una voce potente, perché oggi ci sono i microfoni a dare manforte. Approfittando della sua presenza, si riflette anche sull’inquinamento dei mari, deturpati dalla plastica e dai rifiuti. Infine c’è il Lupo cattivo, che in realtà è vegano, ma si vergogna ad ammetterlo in pubblico. Ognuno racconta il suo disagio nel sentirsi cattivo o addirittura nel fingersi più cattivo di quello che è».

I 4 anti-eroi si trovano nell’ascensore di un palazzo, senza sapere di essere diretti verso lo stesso luogo: l’analista. Eppure nessuna etichetta è per sempre e, in fin dei conti, non è mai troppo tardi per interrogarsi, conoscersi, essere felici davvero.

Ma torniamo ai nostri consigli di lettura settimanali. In occasione della Giornata della Memoria - ieri, venerdì 27 gennaio - ecco alcuni titoli, tra nuove uscite e proposte meno recenti, da scoprire - e riscoprire - insieme.

1) Tu sei memoria – Didattica della memoria: percorsi su ebraismo e Shoah alla scuola primaria, Matteo Corradini (Erickson), 152 pagine, 17,50 euro

Il dramma e l’orrore della Shoah si condensano in 3 anni di tempo (1942-45) e pochi chilometri quadrati di spazio (quello dei campi di concentramento Dachau e Mauthausen, e del campo di sterminio di Auschwitz).

Ma come tutti gli eventi e le atrocità che hanno costellato la storia, è preceduto e seguito da fatti ed elementi che hanno concorso a determinarlo e che ne sono stati la diretta conseguenza.

Per fare didattica della memoria, e dunque stabilire un rapporto col passato che non sia soltanto di conoscenza ma anche di relazione, occorre ampliare il nostro angolo di visuale e comprendere che quel momento preciso, così spesso descritto, raccontato, reinterpretato nei libri e nei film, è stato solo il culmine di un progressivo sprofondare nella propaganda dell’odio e in un clima di violenza riversata e incanalata nell’ideologia razzista.

Tu sei memoria, il prezioso manuale di Matteo Corradini in uscita per Erickson in occasione della Giornata della Memoria, è un aiuto per tutti gli insegnanti che vogliono intraprendere un percorso di educazione alla Shoah attento e consapevole con i bambini e le bambine della scuola primaria.

Un percorso in 5 tappe, ognuna contenente diverse proposte di approfondimento, ricerca, espressione e laboratorio. Attraverso indicazioni di metodo capaci di stimolare proposte operative e coinvolgere gli alunni, Matteo Corradini accompagna insegnanti ed educatori in un viaggio alla scoperta della memoria, fornendo gli strumenti teorici e pratici per parlarne a bambini.

Un viaggio e un’occasione per raccontare, nella tragedia, anche l’inesauribile patrimonio culturale delle comunità ebraiche europee prima della guerra, per comprenderne meglio l’enorme perdita causata dall’Olocausto. Il libro non si esaurisce nel racconto delle vicende storiche infatti, ma intende guidare i più piccoli nella riscoperta dell’identità ebraica oltre i termini religiosi. E poi, esplora anche il dopo, coinvolgendo il lettore in prima persona e spingendolo a “farsi memoria”.

2) Il rifugio segreto, Luca Azzolini (DeAgostini), 224 pagine, 13 euro

L’indirizzo è Prinsengracht, 263. È una storica via che si snoda nel cuore di Amsterdam (Olanda) e in corrispondenza del numero si erge un vecchio edificio affacciato sul canale: ciò che resta di una ditta di confetture e una libreria girevole che nasconde un segreto. Un rifugio perfetto per due intere famiglie. È il 1942 e quell’alloggio diventa di colpo la nuova casa di Anne Frank, una ragazzina di 13 anni.

Tutti conosciamo la sua storia. È un’adolescente arguta e vivace, il cui mondo viene improvvisamente sconvolto dalla guerra: la scelta di scrivere in un diario tutto ciò che le accade, che ama e che sogna per se stessa e i suoi cari racchiude tutto il coraggio e la sfrontata speranza di una ragazzina per il suo futuro.

Ma il vero protagonista di questa storia è proprio il rifugio, un osservatore originale e un punto di vista del tutto inedito, un luogo antico e solenne, depositario della storia di Anne e di molte altre storie, che la vede crescere, ridere e soffrire. Alla fine, non resta che una cosa da fare: tramandare la storia di Anne, perché nessuno possa dimenticarla.

Luca Azzolini, autore, editor e ghostwriter, scrive sin da giovanissimo romanzi per ragazzi: la Saga di Aurion, la serie Volley Star e il ciclo di Mark Mission, sono stati tradotti in diversi Paesi. Oltre a romanzi di fiction, Azzolini è autore di storie vere, come il bestseller La strada più pericolosa del mondo (2018), Bambini per gioco (2019) selezionato al premio Bancarellino 2020, e Don Ciotti, un’anima Libera (2019).

3) Ridere come gli uomini, Fabrizio Altieri (Il Battello a Vapore, Piemme), 205 pagine, 11,40 euro

Wolf è stato addestrato a uccidere. Gli uomini, “quei padroni neri” gli hanno insegnato ad annusare, cercare e scovare gli ebrei e i partigiani nascosti nel folto della boscaglia. Sulle colline toscane, quasi in prossimità del Tirreno, nel 1944, le rappresaglie naziste falciano vite umane e villaggi.

Wolf, un cane abituato ad aggredire e colpire, si imbatte un giorno in Francesco e Donata, fratello e sorella orfani dei genitori vittime delle SS. I 2 ragazzini sono in fuga, la nonna li ha convinti ad allontanarsi da casa il più in fretta possibile: Donata è una bambina affetta dalla sindrome di Down e per questo i nazisti sono sulle sue tracce. L’ombra che incombe sui due fratelli non è quella del cane Wolf, che è riuscito a liberarsi dal crudele padrone ed è in fuga, così come i 2 bambini.

Donata è la sola a non avere paura di lui, lo guarda fisso negli occhi con fiducia e gli si addormenta accanto. Francesco invece non si fida di quell’animale vissuto fianco a fianco con gli stessi soldati nazisti che hanno sterminato la sua famiglia. Ammonisce la sorellina con tono di odio: “Quello non è il nostro cane”. Ma la bambina è incapace di odiare, animale o essere umano che sia. Questo è ciò che la distingue dal resto del mondo, assieme a quei dolci e liquidi occhi a mandorla.

Una storia ricca di riferimenti a luoghi e fatti reali - la villa di Puccini a Chiatri, rifugio improvvisato dei ragazzini in fuga, il monte Matanna da cui si vede la Piazza dei Miracoli di Pisa, un riferimento a don Innocenzo Lazzeri ucciso con i suoi fedeli a Sant’Anna di Stazzema – da leggere tutta d’un fiato.

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