Ambiente

Energia: cala il consumo, ma solo dell’1%

Pesano i rincari e le conseguenti linee di contenimento, mentre le fonti rinnovabili coprono il 31% della domanda. I dati di Terna
Credit: 준섭 윤
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30 gennaio 2023 Aggiornato alle 10:00

In Italia i consumi elettrici diminuiscono ma solo dell’1%, secondo i dati Terna, con 316,8 miliardi di kWh nel 2022, un valore in leggera flessione rispetto al fabbisogno di energia del Paese nel 2021. La tendenza è evidente negli ultimi mesi dell’anno e a dicembre in particolare, con una riduzione del 9,1% nei consumi totali e del 15% in ambito industriale, anche a causa di una temperatura media mensile superiore di ben 2 gradi.

Si tratta di numeri autorevoli perché diffusi dalla società che gestisce la rete di trasmissione nazionale. Sottolineano come le fonti rinnovabili siano arrivate a coprire il 31,1% della domanda complessiva. Calano però sia l’idroelettricità generata (-37,7%) sia i consumi delle aziende “energivore” (-5,4%), secondo l’indice Imcei - Indice mensile dei consumi elettrici industriali

La corrente elettrica è stata al centro dell’anno appena trascorso. Sulla domanda di energia hanno pesato diversi fattori, a partire dal rincaro del suo prezzo sul mercato, anche sulla scia degli effetti della guerra russa in Ucraina. Di conseguenza il Governo, i cittadini e le imprese hanno seguito linee di contenimento dei consumi che hanno contribuito alla contrazione, seppure “modesta”, della richiesta di elettricità.

Sulla forte limitazione della produzione idroelettrica, invece, hanno influito in particolare i lunghi mesi di siccità che hanno caratterizzato il 2022. Nel frattempo sono aumentate la generazione termoelettrica (+6,1%) e a carbone, soprattutto a seguito degli interventi dell’esecutivo che ha cercato soluzioni alla crisi del gas.

Quindi, se dallo scorso gennaio fino a dicembre sono state registrate diverse variazioni nella domanda di energia, specialmente a causa della volatilità sui mercati, il saldo con l’estero si è confermato “sostanzialmente invariato” rispetto all’anno precedente.

Guardando il panorama dell’Italia nel dettaglio, emergono alcune specificità. Al Nord la richiesta di elettricità si è ridotta dell’1,5% mentre il Centro, il Sud e le Isole non hanno registrato cambiamenti sostanziali nei valori. Nell’ambito del fabbisogno nazionale, soddisfatto per l’86,4% grazie alla produzione interna, si assiste all’incremento di fonti come il fotovoltaico (+11,8%) e l’energia termoelettrica (+6,1%).

Può essere interessante prendere come esempio il caso di dicembre 2022, per capire com’è articolata la produzione netta di energia in Italia tra le varie fonti. Il mese scorso sono stati generati infatti 22,5 miliardi di kWh, così distribuiti: eolica (-39,4%), idroelettrica (-18,6%), fotovoltaica (-17,2%), termoelettrica (-6,1%) e geotermica (-1,9%).

Terna, insieme al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha lanciato Noi Siamo Energia, una campagna per promuovere condotte di consumo efficienti e ridurre i costi, all’insegna della sostenibilità e del risparmio energetico. Inoltre la sua app è stata aggiornata con la funzione Ecologio per consentire ai cittadini di individuare facilmente la fascia oraria di picco giornaliera in cui è preferibile consumare meno energia.

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