Ambiente

Combattiamo la crisi climatica con… gli elefanti!

La ricerca della Saint Louis University mostra che una specie meno conosciuta di questi mammiferi – gli “africani di foresta” – contribuisce a mantenere un ecosistema in grado di assorbire le emissioni di CO2
Credit: Aimee Vogelsang/unsplash
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25 gennaio 2023 Aggiornato alle 20:00

Gli elefanti potrebbero essere una delle chiavi per mitigare l’impatto della crisi climatica-ambientale, contribuendo alla riduzione delle emissioni carboniche. Nel caso specifico si tratta del mammifero comunemente chiamato “elefante africano di foresta” (Loxodonta cyclotis), una specie meno conosciuta rispetto al più famoso “elefante africano”.

Secondo un nuovo studio scientifico pubblicato sulla rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), da un gruppo di ricercatori della Saint Louis University, il mammifero esaminato riveste un ruolo molto importante nella conservazione delle specie di piante più adatte ad assorbire la CO2. Infatti questi megaerbivori tendono a evitare di nutrirsi di piante con un’alta densità di legno, che sono anche quelle che riescono ad assorbire maggiormente le emissioni: «Preferiscono alberi a bassa densità per motivi di efficienza energetica. Queste piante dal fusto meno denso hanno infatti foglie meno fibrose, più digeribili e meno “difese”. In questo modo si dimostra che la scelta alimentare degli elefanti è determinata da questo: più fibra c’è, più difesa (biologica) è presente nelle foglie, meno le apprezzano. Gli elefanti sono gli ingegneri dell’ecosistema di queste foreste» ha dichiarato il ricercatore François Bretagnolle.

Grazie a questa selezione naturale le piante più efficienti per la mitigazione possono prosperare nelle foreste africane. Inoltre con il calpestio degli elefanti, che eliminano diversi semi, viene ridotta la concorrenza tra le specie vegetali favorendo lo sviluppo di alberi che assorbono le emissioni in quantità maggiori.

Data l’importanza di questa specie, suscitano forte preoccupazioni le attività di caccia e bracconaggio che perseguitano questi animali, classificati come “a rischio criticosecondo la lista rossa stilata dalla The International Union for Conservation of Nature (Iucn). Una loro eventuale estinzione potrebbe portare a un calo fra il 6 e il 9% delle quantità di CO2 assorbite dalle foreste.

Per l’assistente professore e autore senior della ricerca Stephen Blake la tutela di questi mammiferi è fondamentale: «Gli elefanti sono stati cacciati dagli umani per millenni. Di conseguenza gli elefanti delle foreste africane sono in grave pericolo di estinzione. L’argomento secondo cui tutti li amano non ha raccolto un sostegno sufficiente per fermare le uccisioni. Spostare la questione della conservazione degli elefanti verso il ruolo che svolgono nel mantenere la biodiversità, secondo il fatto che perderli significherebbe perdere la biodiversità della foresta, non ha funzionato, poiché i numeri continuano a diminuire. Ora possiamo aggiungere la solida conclusione che se li perdiamo, faremo un danno globale alla mitigazione del cambiamento climatico. L’importanza degli elefanti delle foreste per la mitigazione del clima deve essere presa sul serio dai responsabili politici, in modo da generare il sostegno necessario per la loro conservazione. Il ruolo di questi animali per il nostro ecosistema globale è troppo importante per essere ignorato».

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