Futuro

La Nasa arruola cacciatori di nuvole

L’Agenzia spaziale americana lancia una challenge per studiare cirri, cumuli e il loro impatto sul clima. Aperte le iscrizioni fino al 15 febbraio
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25 gennaio 2022 Aggiornato alle 13:00

Hey tu che sei sempre con la testa tra le nuvole, preparati, perché la NASA sta cercando proprio te! Si chiama NASA Globe Cloud Challenge la sfida lanciata dall’Agenzia civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti per reclutare ”semplici” cittadini-scienziati in grado di tenere d’occhio le nuvole e aiutare a documentare i cambiamenti climatici. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 febbraio e può partecipare chiunque: le uniche due caratteristiche che dovranno avere gli aspiranti cacciatori di nuvoli sono possedere uno smartphone e tenere il naso all’insù.

I partecipanti alla Cloud Challenge dovranno utilizzare l’app GLOBE Observer per identificare e segnalare le nuvole e la visibilità atmosferica nei loro cortili di casa. Tra le richieste dell’Agenzia spaziale americana, quella di far coincidere le osservazioni di chi verrà selezionato con i sorvoli dei satelliti, aiutando gli scienziati della NASA a rispondere alle domande riguardo le idrometeore difficili da identificare dai veicoli spaziali. I fortunati “con la testa tra le nuvole” potranno riferire qualsiasi cosa vedranno, dalla visibilità del cielo alla sua copertura: l’app li aiuterà poi a capire il tipo di nuvole che si trovano sopra le loro teste.

L’obiettivo principale della NASA è quello di raccogliere almeno 20.000 osservazioni di nuvole per capire il loro impatto su come cambia il clima rispetto ai loro movimenti e comportamenti. Le nuvole possono infatti riscaldare l’atmosfera trattenendo il calore dalla superficie terrestre. Ma possono anche raffreddarlo proteggendo il pianeta dai raggi intensi del sole. La NASA spiega come l’altezza e il tipo di nuvole siano importanti quando parliamo del bilancio energetico della Terra: quelle di alto livello riflettono parte della radiazione solare nello Spazio, ma trattengono parte del calore nell’atmosfera e lo rimbalzano verso la Terra; quelle basse tendono invece a raffreddare la superficie terrestre.

«Ogni tipo di nuvola influisce in modo diverso sull’equilibrio energetico della Terra. Questo è ciò che stiamo cercando di capire» ha affermato Marilé Colón Robles, scienziata atmosferica e responsabile del GLOBE Clouds Team presso il Langley Research Center della NASA.

Non resta che iscriversi alla sfida e rimanere un po’ di più con la testa verso il cielo.

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