Ambiente

Idrogeno: anche la Germania entra in H2Med

Dopo Francia, Spagna e in parte Portogallo ora anche Berlino ha deciso di prendere parte alla realizzazione della pipeline che passerà sotto il Mediterraneo. Per trasportare idrogeno verde
Credit: EPA/LEWIS JOLY/ POOL MAXPPP OUT
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25 gennaio 2023 Aggiornato alle 12:00

Ancor prima di vedere la luce, il gigantesco gasdotto che trasporterà idrogeno da una parte all’altra d’Europa è già entrato anche nel mirino della Germania.

H2Med infatti, gasdotto dal progetto miliardario inizialmente previsto tra Barcellona e Marsiglia, oltre a Spagna, Francia e in parte Portogallo adesso verrà esteso fino alla Germania.

Ad annunciarlo sono stati il Presidente francese Emmanuel Macron insieme al Cancelliere tedesco Olaf Scholz.

A dicembre, presentando la prima parte del progetto, francesi e spagnoli hanno spiegato come il corridoio di idrogeno “verde” sarà operativo già nel 2030 per un intervento iniziale di circa 2,5 miliardi di euro e con una capacità di trasporto fino a due milioni di tonnellate di idrogeno pulito, pari più o meno a circa il 10% dei consumi a livello europeo.

Tra finanziamenti europei e investimenti anche di privati il mega gasdotto ora fa gola anche ai tedeschi che - tra la scelta di chiudere le centrali nucleari e i problemi legati alla dipendenza dal gas russo - stanno ora cercando di programmare e scegliere sempre più fonti differenti di approvvigionamento energetico (compreso il carbone fino al 2030).

Il mega impianto - nella parte tra Barcellona e Marsiglia, passerà per 450 chilometri sotto il Mar Mediterraneo: trasporterà idrogeno verde prodotto dall’acqua tramite elettrolisi utilizzando energia rinnovabile.

Olaf Scholz e Emmanuel Macron hanno infatti dichiarato che stanno entrambi intensificando gli investimenti nelle tecnologie di domani, in particolare nelle energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.

Ancor più chiaro il Cancelliere che ha espresso l’obiettivo di un «idrogeno disponibile in grandi quantità e a prezzi accessibili, sarà il gas del futuro».

La scelta di allargare il gasdotto sino alla Germania ha trovato anche il plauso della Spagna: il Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez ha infatti spiegato che questa soluzione «rafforza decisamente la dimensione paneuropea del progetto».

In attesa di comprendere esattamente di quanto saliranno i costi con l’inclusione della Germania, i vari capi di Stato hanno ricordato come quello che era inizialmente chiamato BarMar (Barcellona-Marsiglia) sarà un progetto “utile per la diffusione dell’idrogeno verde in tutta Europa”.

Al momento della presentazione, in dicembre, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva inoltre ricordato che «il progetto H2Med va nella giusta direzione. L’idrogeno è un fattore di svolta per l’Europa. Produrremo 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’Ue entro il 2030 e prevediamo di importare altri 10 milioni di tonnellate. Idrogeno che dovrà arrivare alla nostra industria. L’Ue farà parte di questa storia di successo».

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