Le agevolazioni in materia di assunzioni a favore delle donne della Legge di Bilancio 2023, in questo articolo parleremo della conferma, o meglio della deroga, di alcune agevolazioni relative sempre al settore delle assunzioni e che riguardano l’esonero totale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti privati giovani con una età inferiore a 36 anni, ovvero 35 anni e 364 giorni.
Dopo aver analizzato la scorsa settima le agevolazioni in materia di assunzioni a favore delle donne della Legge di Bilancio 2023, in questo articolo parleremo della conferma, o meglio della deroga, di alcune agevolazioni relative sempre al settore delle assunzioni e che riguardano l’esonero totale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti privati giovani con una età inferiore a 36 anni, ovvero 35 anni e 364 giorni.
Chi sono i datori di lavoro che possono usufruire dell’agevolazione? Tutti i datori di lavoro privati, che siano imprenditori o meno, che assumono (o convertono un contratto a termine) a tempo indeterminato. Sono escluse le imprese del settore finanziario, la pubblica amministrazione, i datori di lavoro domestico, i datori di lavoro che svolgono attività finanziarie, assicurative e fondi pensione.
Quanto dura lo sgravio? Viene riconosciuto un esonero contributivo del 100%, per un massimo di 36 mesi, che possono diventare 48 se l’assunzione avviene in sedi o unità produttive localizzate in una delle Regioni del Sud Italia, dove per Regioni del Sud Italia si intendono Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Lo sgravio viene riconosciuto e portato a un limite massimo di 8.000 euro, e non più di 6.000 euro, sempre in proporzione alla percentuale di lavoro prestato (full-time o part-time).
Quali sono le condizioni e gli obblighi del datore di lavoro per fruire del beneficio. Oltre alle condizioni richieste di carattere generale che abbiamo già visto per l’esonero contributivo (Regolarità del DURC - Documento Unico di Regolarità Contributiva -, obbligo del rispetto delle condizioni di lavoro, obbligo di applicazione del corretto CCNL e relativi Accordi, territoriali e nazionali sottoscritti dalle principali OO.SS.), ve ne sono altre.
Vediamole: si tratta dell’assunzione di un dipendente che già si è obbligati ad assumere, del rispetto del diritto di precedenza all’assunzione di altri lavoratori aventi diritto, dell’assenza di sospensioni dovute a crisi aziendale o riorganizzazione aziendale.
L’altra limitazione è l’assenza, nei sei mesi precedenti, di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo (ovvero licenziamenti collettivi, ai sensi della legge 23 luglio 1991, n.223), nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva e nei nove mesi successivi di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo (ovvero licenziamenti collettivi, ai sensi della legge n.223/1991), nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.
Quali caratteristiche deve avere il lavoratore? La persona da assumere deve risultare disoccupata, e quindi non deve mai essere stata occupata presso il datore che usufruisce dell’agevolazione. Inoltre, non deve mai essere stata occupata presso qualsiasi altro datore di lavoro con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Sono esclusi i dirigenti.
Inoltre se l’assunzione avviene in seguito a un contratto di apprendistato, un contratto domestico o intermittente anche se a tempo indeterminato oppure riguarda uno studente che ha terminato il periodo di alternanza scuola/lavoro, tale agevolazione non è applicabile. Non è, però, ostativo alla fruizione dell’incentivo l’eventuale periodo di apprendistato svolto presso lo stesso o altro datore, sempre che non prosegua a tempo indeterminato o eventuali contratti di lavoro intermittente (anche a tempo indeterminato).
Come si calcola l’agevolazione. Lo sgravio riguarda i contributi a carico del datore di lavoro, e non a carico del dipendente, fino a un massimo di 8.000 euro esclusi i premi assicurativi Inail, la Contribuzione Minima, ovvero il contributo dei lavoratori del settore privato al Fondo relativo al Tfr, il contributo ai Fondi Bilaterali, Fis e ai Fondi delle Province Autonome di Trento e Bolzano, i contributi ai Fondi Interprofessionali per la Formazione continua per cui si paga uno 0,30%, e altri contributi di solidarietà per cui sono previsti versamenti per la previdenza complementare, assistenza sanitaria, ecc.
Tale agevolazione non inficia sul calcolo dei tempi e sul valore della pensione futura, in quanto la parte non versata dal datore di lavoro verrà versata con fondi statali, motivo per cui come detto sopra sarà necessaria l’Autorizzazione della Commissione europea, all’utilizzo dei Fondi. Secondo la Circolare dell’Inps n. 40/2018, l’esonero contributivo “non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi” e quindi, per esempio, non è cumulabile con l’incentivo per l’assunzione di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi ovvero prive di impiego da almeno sei mesi e appartenenti a particolari aree o settori economici o professioni, di cui all’articolo 4, comma 11, della legge 28 giugno 2012, n. 92. Tale esonero invece può essere cumulato con l’incentivo per l’assunzione dei lavoratori disabili o beneficiari del trattamento Naspi.

