Economia

Il Blue Monday? Assomiglia sempre più al Black Friday

Il terzo lunedì di gennaio è considerato il giorno più triste dell’anno, ma per le aziende è un’occasione per spingere i clienti a comprare di più facendo leva sull’effetto benefico dello shopping sull’umore
Credit: Chien Nguyen Minh/unsplash
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16 gennaio 2023 Aggiornato alle 15:00

Oggi, 16 gennaio, è il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno. Almeno secondo alcune teorie. L’espressione è stata coniata per indicare il terzo lunedì di gennaio che è ritenuto il giorno più deprimente per coloro che vivono nell’emisfero boreale. Il colore blu, inoltre, è associato alla tristezza e alla malinconia nella tradizione americana. Non tutti sono d’accordo, ma col passare del tempo è diventato un vero e proprio stereotipo.

Come si è giunti a questa conclusione? Cliff Arnall, professore di psicologia della Cardiff University, avrebbe elaborato una vera e propria equazione nel 2005: {[W+(D-d)] xTQ} / (MxNa), dove W equivale alle condizioni meteorologiche, D al debito, d allo stipendio mensile, T al tempo trascorso dal Natale, Q equivale al tempo trascorso dal fallimento dei propositi per il nuovo anno, M ai livelli bassi di motivazione, e infine Na che equivale alla sensazione di necessità di agire. Questa equazione ha subìto, nel tempo, delle modifiche, ma la sostanza rimane invariabile.

Ma cosa c’è di vero? Ovviamente, non è presente alcun fondamento scientifico a sostegno di questa teoria. Tuttavia, potrebbero esservi alcuni fattori che sarebbero in grado di influenzare il nostro stato d’animo. Per esempio, le festività natalizie appena trascorse, le ridotte ore di luce, o ancora il freddo e le spese sostenute durante il periodo di Natale.

Diversi sono i consigli che ci vengono forniti per “sopravvivere” a questa giornata: dedicare dei momenti a se stessi, passare del tempo con le persone care, svolgere attività fisica e farsi qualche regalo. Proprio quest’ultimo punto ha solleticato gli interessi delle aziende.

Con il passare del tempo, infatti, il Blue Monday è diventato una vera e propria iniziativa commerciale, tanto che negli ultimi anni sono molte le aziende che approfittano di questa giornata per effettuare sconti. Tante anche le agenzie di viaggi che promuovono pacchetti spingendo i clienti ad acquistare e a risollevarsi il morale in questo giorno estremamente deprimente.

Un Blue Monday che assomiglia sempre di più, quindi, a un Black Friday. Sono davvero molti gli sconti che vengono effettuati, dal settore turistico a quello dell’elettronica. Secondo il sondaggio effettuato da Wiko, multinazionale francese che produce smartphone, l’85% dei partecipanti concorda nel considerare un’ottima soluzione alla tristezza l’acquisto di qualcosa per se stessi.

Il tutto è regolato da un’abile strategia di marketing basata sulla persuasione e su un elemento imprescindibile: la dopamina.

Il mondo del marketing, infatti, si basa sul meccanismo della ricompensa che coinvolge, appunto, la dopamina, la molecola che controlla proprio il piacere e la ricompensa . Il prodotto, una volta acquistato, ha lo scopo di creare benessere all’acquirente; ed è proprio su questo meccanismo che si basa il marketing del Blue Monday: acquistare per rallegrare e migliorare la giornata.

Come il Black Friday e il Cyber Monday, si può dire che anche il Blue Monday, negli ultimi anni, si è inserito a pieno titolo nei giorni più popolari nei quali i clienti cercano promozioni e offerte imperdibili. Gratificarsi effettuando degli acquisti è senza dubbio una strategia di sopravvivenza: facciamo però attenzione a non acquistare ciò che non ci occorre e, soprattutto, a non caricarci di ulteriori spese, se non vogliamo che il Blue Monday ci veda ancora più tristi.

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