Culture

Addio ad Achille Mauri, una vita dedicata ai libri

Lutto nel mondo dell’editoria: si è spento questa notte in Argentina lo storico Presidente di Messaggerie Italiane, produttore cine-televisivo e autore di Anime e Acciughe e Il Paradosso di Achille
Credit: Foto di Pedro Perez
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
11 gennaio 2023 Aggiornato alle 15:14

È un giorno triste per il mondo della cultura. L’Italia dice addio a una delle figure più importanti del mondo dell’editoria: questa notte, dopo una breve malattia, è morto Achille Mauri a Rosario, Argentina.

Lo ha annunciato la famiglia in un comunicato diffuso da Messaggerie Italiane, uno dei principali editori e distributori editoriali indipendenti del nostro Paese, di cui Mauri è stato presidente dal 2009.

Presidente della Fondazione Mauri e della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, era nato a Rimini il 4 settembre 1939, ultimo di 5 fratelli – Fabio, Luciano, Silvana e Ornella – e aveva ereditato la passione per l’editoria da entrambi i rami familiari: il padre Umberto era alla guida di Messaggerie Italiane, mentre la madre era Maria Luisa Bompiani, sorella di Valentino Bompiani.

Dopo alcune esperienze in Mondadori, Persia e Fiat, aveva fondato la propria casa editrice a soli 26 anni: la Achille Mauri Editore, nata nel 1965, era un’officina di libri d’arte a cui si deve, tra gli altri, la stampa di autori come Baj, Castellani, Fontana, Fabio Mauri, Le Parc, oltre che la rivista VS curata da Umberto Eco.

Da amministratore delegato di Messaggerie periodici, nel 1969 assieme a De Agostini ha fondato la casa editrice L’Esperto, che realizza enciclopedie per ragazzi. Mauri aveva solo 30 anni, ma la sua lunga carriera di successo nel mondo dell’editoria era appena agli inizi.

Una carriera che, dai libri, lo ha portato nel mondo delle produzioni cine-televisive con la società di produzioni Pintaccio, fondata nel 1974 dopo un viaggio nel Benin, di cui voleva documentare cultura e tradizioni. Un progetto da cui era nato il cortometraggio Magia d’Africa, trasmesso dalla Rai in 5 puntate.

Anche in questo caso, non era che l’inizio: oltre alla produzione di film e la scrittura di sceneggiatura, la collaborazione con la Rai è proseguita fino al 1997. Anni durante i quali la Pontaccio ha esplorato ogni settore della produzione e post-produzione cine-televisiva – dalle elaborazioni grafiche, all’uso del cromakey e delle tecnologie più innovative – regalando oltre 3.000 ore di diretta tra i programmi come Fantastico 7 (1986), Uno mattina (1987), Solletico (edizioni 1994, 1995, 1996) e diverse edizioni dei TG della tv pubblica.

Sempre all’avanguardia, tra il 1998 e il 2004 ha specializzato le ricerche su integrazione e sviluppo di applicativi web, ampliando l’attività multimediale: a lui si devono, tra le altre cose, il CD-Rom Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry (un’esclusiva Gallimard per l’Italia), e l’audiolibro Il Piccolo Principe narrato da Fabio Concato.

Nel 2005 ha assunto il ruolo di Amministratore Delegato di Messaggerie Italiane, sostituendo il fratello Luigi. Sotto la sua guida, il Gruppo ha subito un profondo processo di rinnovamento che lo ha portato ad assumere la struttura odierna, con due divisioni ben distinte, editoria (Gruppo editoriale Mauri Spagnol, oggi guidata da Stefano Mauri, il secondo più grande gruppo editoriale italiano di cui fanno parte, tra le altre, Longanesi, Garzanti, Salani, Guanda e Bollati Boringhieri) e distribuzione e ingrosso (Emmelibri, diretta da Alberto Ottieri). Nel 2009 ne è diventato presidente.

Nel 2014, con la nascita della Fondazione Mauri, ne ha assunto il ruolo di Presidente, prendendo in gestione la Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri.

Dal 2012 presidente del comitato BookCity Milano, oltre a un grande editore e un profondo conoscitore del mondo dell’editoria e delle produzioni televisive, Mauri è stato anche un intellettuale capace di dialogare con una moltitudine amplissima di interlocutori e uno scrittore: per Bollati Boringhieri ha scritto, infatti, i romanzi Anime e Acciughe e Il Paradosso di Achille.

“Con la scomparsa di Achille Mauri il mondo del libro e della cultura perde un sicuro punto di riferimento. Ha fatto della curiosità intellettuale una ragione di vita” ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi.

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