Diritti

Madame che tristezza

Dall’iscrizione nel registro degli indagati alla strampalata difesa social sui motivi che l’avrebbero spinta a non vaccinarsi, sono molte le cose che non convincono del comportamento della cantante
Credit: via Instagram
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
6 gennaio 2023 Aggiornato alle 15:00

Arrivata guarda caso a poche settimane dall’inizio del Festival di Sanremo e un attimo prima che la notizia di essere indagata diventasse di dominio pubblico, la redenzione di Madame sulla via dei no vax genera più di qualche punto interrogativo.

Ovviamente non sta a noi giudicare se di vera presa di coscienza si tratti o solo del tentativo di far tornare candida un’immagine se non proprio sporcata quanto meno ingiallita, ma i dubbi che non sia tutta sincerità quella che luccica sono tanti.

Il primo scaturisce dall’ultimo fatto in linea temporale, la cancellazione del post Instagram in cui spiegava, chiarendo in realtà ben poco, quale fosse il suo punto di vista sulla questione che la vede coinvolta.

La vicenda è ormai nota: Francesca Calearo, in arte Madame, è indagata con l’ipotesi di falso ideologico perché avrebbero ottenuto illegalmente un certificato di avvenuta vaccinazione, e di conseguenza il green pass, senza ovviamente sottoporsi al ciclo vaccinale.

Dopo giorni di silenzio la cantante aveva affidato ai social la propria versione dei fatti, cancellata in fretta e furia nemmeno 24 ore dopo «per dare spazio al nuovo progetto».

Nella stories Madame sostiene che le indagini debbano fare il loro corso. Le stesse indagini che però si è guardata bene dal menzionare in quel lungo mea culpa strappalacrime di poche ore prima.

La sua strategia infatti è andata in un’altra direzione, quella del pietismo. Con un’accozzaglia di frasi senza capo ne coda ha raccontato di come nella sua famiglia non sia mai esistita alcuna fiducia in medici e scienza, che si sia quasi sempre curata con metodi naturali, che i genitori non le abbiano fatto fare alcun tipo di vaccinazione (tesi molto dubbia visti determinati obblighi vaccinali presenti in Italia per accedere a scuola) e che siano diventati complottisti durante la pandemia, confondendola e influenzandola.

Ammettendo di non essersi vaccinata subito per paura, dice di volerlo fare ora, mettendosi anche in pari con le altre immunizzazioni che i genitori le avevano negato da piccola.

Le ultime righe del post sono una sorta di moralizzazione in cui Madame esorta a non indugiare, a informarsi e vaccinarsi.

Oltre ad arrivare decisamente fuori tempo massimo, visto che la campagna vaccinale anti Covid è vecchia di quasi due anni, è il tono paternalistico di chi sembra aver finalmente intravisto la via e si sente in dovere di svelarla al mondo a non essere accettabile.

E ancor meno il fatto che non si centri, volutamente, il punto.

Il punto cara Madame, non sono le tue idee o quelle dei tuoi genitori. In anni di pandemia di complottisti, naturalisti, contrari al sistema, alle medicine, ai medici, sostenitori delle scie chimiche e lottatori contro il grande ordine mondiale, Bill Gates che si arricchirebbe sulla nostre spalle e big Pharma ne abbiamo visti tanti che quasi non ci scompongono più.

Quello che dovresti chiarire è se hai pagato per ottenere un green pass falso e continuare così la tua vita, e soprattutto carriera, senza alcuna limitazione, come se fossi in regola con quanto stabilito dalla legge in quel periodo.

Se alla tua coscienza evidentemente non eri interessata a rispondere, se non ti è importato nemmeno che da non vaccinata avresti potuto essere veicolo di contagio per persone fragili, dal punto di vista legate qualche risposta in più dovresti fornirla, non solo alla magistratura ma anche ai tanti giovanissimi che ti seguono.

Quella di Madame purtroppo non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima storia di chi in barba alla legge decide di valere di più, che le sue idee siano migliori rispetto a quelle degli altri (massa senza cervello, spinta dal pensiero unico) e che per queste debbano essere perseguite a ogni costo.

Senza mai pentirsene. Perché dal suo post ciò emergeva e probabilmente proprio per questo le è stato suggerito di cancellarlo.

In nemmeno una delle righe la cantate si diceva dispiaciuta per aver commesso un illecito, ma puntava sui sentimenti verso la famiglia d’origine, sulla sua giovane età e sulla paura che l’avrebbe attanagliata. Come se bastasse a giustificare una condotta che non si risolverà certo con una pacca sulla spalla e un bonario «son ragazzi».

In situazioni ordinarie abbandonare la via della scienza per seguire cure alternative naturali rientra nelle scelte individuali, discutibili volendo ma non imputabili.

Il Covid però ha cambiato le regole del gioco mettendo il bene comune di fronte alle convinzioni personali.

Per questo in attesa che la giustizia faccia ovviamente il proprio corso, un’assunzione di responsabilità maggiore sarebbe stata quanto meno auspicabile.

E anche una minor vaghezza da parte di Amadeus, che al momento l’ha confermata in gara a Sanremo, perché se è vero che l’Ariston non è un tribunale e che tutti sono innocenti fino a prova contraria, non si può dimenticare l’eco di una manifestazione che per una settimana l’anno convoglia su di sé un’attenzione unica nel suo genere.

Non prendendo posizioni nette il rischio è che, come spesso accade in Italia, prevalga l’indulgenza plenaria. No vax.

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