Ambiente

2022: le incredibili storie degli animali che siamo riusciti a salvare

Dalla Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals un bilancio annuale dei più strani e meravigliosi salvataggi nel 2022. Compresa una piccola rana, che ha viaggiato per 4.000 miglia in un casco di banane
Credit: Australia.museum
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7 gennaio 2023 Aggiornato alle 20:00

C’è una rana che ha percorso 4.000 miglia nascosta in un casco di banane, una volpe con la testa incastrata in un barattolo di cibo per cani e un cucciolo di foca apparso sulla riva di un fiume nei pressi di un pub.

Non è una rivisitazione piuttosto fantasiosa della famosa Vecchia Fattoria di zio Tobia, ma una piccola parte degli incidenti più “strani e meravigliosi” del 2022 che hanno costretto gli operatori della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Rspca) - l’ente di beneficenza nato per promuovere il benessere degli animali - a intervenire.

Ad aprire le danze dei salvataggi straordinari del 2022 è stato Nacho, un cucciolo di foca di 6 mesi che è apparso accanto alla riva di un fiume presso l’Old Lock & Weir Inn a Keynsham (Bristol), il 2 gennaio. Due giorni dopo, il 4 gennaio, un altro cucciolo di foca è stato trovato su una scogliera a Weybourne, nel Norfolk, a pochissimi metri dalla spiaggia.

«Deve aver preso una svolta sbagliata e poi ha seguito il sentiero costiero fino a finire sul bordo della scogliera», ha detto Amy Pellegrini, operatrice della Rspca, che ha raccolto il cucciolo e lo ha portato in un posto sicuro sulla vicina spiaggia.

Sembrava essere l’anno degli interventi per le foche, a giudicare dalla partenza con 2 salvataggi della specie in soli 4 giorni. E, invece, le protagoniste indiscusse degli incidenti sono state le volpi, con un copione quasi identico per tutte: la testa incastrata in qualcosa. Furbe, ma non troppo. Così, una di loro ha infilato il capo in un annaffiatoio a Colchester, nell’Essex, lo scorso febbraio, mentre un’altra, vicino Londra, si è presentata ai soccorritori con in testa un barattolo di cibo per cani da cui non riusciva più a liberarsi. Un episodio che, per quanto strano e a tratti buffo, è stato campanello d’allarme e spunto di riflessione sulla pericolosità per gli animali dei rifiuti abbandonati.

Gli incidenti (a lieto fine) che meritano il podio, però, sono ancora più incredibili. Una medaglia di bronzo senza dubbio per il riccio incastrato in un tubo di scarico a Hull, nell’East Yorkshire, e salvato dagli operatori della Royal Society grazie a delle pinze da barbecue. «È stato un grande lavoro di squadra: necessarie persuasione e l’uso di alcune pinze da barbecue per tirarlo fuori dallo scarico», ha detto Gary Cotton, l’operatore che ha salvato il riccio e ha, poi, controllato il suo stato insieme alla collega soccorritrice Laura Barber prima di rilasciarlo di nuovo in natura.

Secondo posto, poi, per il boa constrictor, lungo più di un metro e mezzo, che lo scorso luglio ha fatto una “passeggiata” all’interno di un Mc Donald’s a Bognor Regis, nel West Sussex, mentre i clienti del fast food addentavano i loro panini. Un salvataggio di grandi dimensioni, durante il quale il rettile è stato messo all’interno di una grande scatola e riportato nel suo habitat.

Ma la medaglia d’oro non può che essere data, fosse anche solo per la fatica e la resistenza, alla raganella Hispaniola che, a settembre, ha compiuto un viaggio di 4.300 miglia dalla Repubblica Dominicana nei Caraibi al Regno Unito su un casco di banane. «Stavamo mettendo al posto la spesa in cucina e mia moglie si è rivolta a me e mi ha detto “guarda c’è una rana nelle banane” e io ho detto “scusa, c’è un cosa nelle banane?”», ha detto Iain Holloway di Tamworth (Staffordshire). Nonostante le migliaia di km percorsi, la raganella era in buono stato di salute e ora, dopo la “fuga inglese” è tornata nel suo Paese d’origine, dove potrà raccontare di aver vinto il premio come “Miglior salvataggio animale del 2022”.

Alcune sono goffe e fanno sorridere, alcune mettono i brividi, mentre altre lasciano l’amaro in bocca e causano attimi di profonda preoccupazione in chi le vive in prima persona. Sono solo alcune delle decine di storie che, ogni giorno, i soccorritori della Rspca affrontano tra Inghilterra e Galles. «Spesso le nostre squadre che salvano gli animali in pericolo o aiutano quelli che soffrono 365 giorni l’anno, sono la loro unica speranza. È un onore poter dare una mano a chi ne ha un disperato bisogno e speriamo che le persone si divertano ad ascoltare le storie di alcuni dei luoghi strani e meravigliosi in cui gli animali hanno necessità del nostro aiuto», ha dichiarato il commissario dell’ispettorato della Royal Society, Dermot Murphy.

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