Ambiente

Arriva il gelo, e anche il rischio blackout

A lanciare l’allarme, secondo il Wall Street Journal, sarebbero le stesse compagnie elettriche e le imprese che operano nel settore
Credit: Charbel Karam/ Unsplash
Tempo di lettura 3 min lettura
5 gennaio 2023 Aggiornato alle 09:00

L’Europa nella morsa del gelo, e della crisi energetica, rischia il blackout. Tra le cause c’è anche la guerra russa in Ucraina. L’allerta, iniziata a dicembre 2022, proietta la sua ombra sull’inizio del 2023. A scriverne è The Wall Street Journal, che sottolinea come sia in atto una vigilanza straordinaria nell’ambito dell’elettricità.

L’articolo da Londra di Jenny Strasburg, corrispondente dal Regno Unito per il Vecchio Continente, parte dall’avanzata dell’inverno per raccontare come i Paesi europei si stanno preparando a eventuali nuovi problemi legati alla poca energia disponibile.

Le compagnie elettriche e le imprese che operano nel settore sarebbero quindi seriamente in allarme. Gli esempi più interessanti, riportati per spiegare la gravità della situazione, non possono che arrivare dalle terre vicine all’autrice.

Per iniziare, in Scozia, gli operatori locali stanno eseguendo da settimane diverse prove in modo da essere pronti nel caso di interruzioni dell’energia. Jenny Strasburg descrive una sala di controllo a Glasgow in cui squadre di ingegneri e supervisori hanno eseguito per mesi una serie di esperimenti, anche se simulati solo al computer, per cercare di prevedere tutti i modi in cui potrebbe verificarsi un blackout.

Poi c’è la neve che potrebbe mettere in difficoltà il grande parco eolico britannico Whitelee, edificato a Eaglesham dalla società Scottish Power. Le parole di un dirigente di quest’ultima, Guy Jefferson, lasciano trasparire preoccupazione sia per le ondate di gelo sia per il fatto che la rete elettrica britannica potrebbe essere costretta ad alcune chiusure nel tentativo di bilanciare le forniture.

Tra gli ostacoli che l’Europa deve affrontare in questi contesti c’è la dipendenza dalla Russia e i Paesi del Nord sono quelli che corrono più rischi fin da subito. Da tempo gli esperti evidenziano che le soluzioni a queste problematiche risiedono nella limitazione dei consumi e nel ricorso a nuove fonti come il carbone.

Intanto le previsioni meteo confermano l’arrivo di freddo e neve sul Vecchio Continente nei prossimi dieci giorni. I meteorologi ipotizzano sia l’incursione del forte vento detto Burian, proveniente dalla Russia e dalla Siberia, sia possibili fenomeni di stratwarming dal Polo Nord.

D’altra parte di gelo e interruzioni elettriche, in Europa, si parla da almeno un mese: a dicembre sono state registrate temperature molto al di sotto della media in diverse zone, dalla Spagna alla Francia, mentre il continente è già sottoposto ai rincari dell’energia. Naturalmente il Paese che continua a sostenere una situazione difficilissima da tutti i punti di vista, infrastrutture incluse, è l’Ucraina.

I blackout invernali non sono comunque una novità in assoluto per gli europei. Basti pensare che l’86% degli italiani, nel sondaggio condotto dall’istituto di ricerca OnePoll su un campione di mille persone, aveva già messo in conto questa eventualità.

Leggi anche
Energia
di Maria Ida De Franceschi 2 min lettura
Crisi energetica
di Costanza Giannelli 4 min lettura