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Gualtieri: Roma sia capitale Ue dell’antiriciclaggio

Il sindaco dell’Urbe vuole candidare la città a ospitare la sede dell’Amla, l’authority europea che dovrebbe essere operativa a partire dal 2024. In lizza anche Berlino e Varsavia
Credit: ANSA/FABIO FRUSTACI
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
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30 dicembre 2022 Aggiornato alle 20:30

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, secondo quanto riferito il 30 dicembre da Repubblica, avrebbe scritto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinché il governo sostenga la candidatura della Capitale a ospitare la sede dell’Amla (Anti Money Laundering Authority), l’organo Ue che dovrebbe nascere nel 2024 per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo.

L’intenzione di Gualtieri non è nuova. La lettera, indirizzata alla premier, al vicepresidente Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri, e a Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, serve a perorare una causa alla quale il Campidoglio è a lavoro da circa un anno attraverso la messa a punto di un dossier curato da Paolo Aielli, direttore generale di Roma Capitale, con la consulenza dell’ex procuratore capo di Milano Francesco Greco.

A ottobre 2022, Gualtieri in visita a Bruxelles aveva discusso del progetto con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e con la commissaria europea per i servizi finanziari Mairead McGuinness. «Roma ha tutte le carte in regola, è un’ottima sede ben collegata che offre l’esperienza delle autorità antiriciclaggio italiane e della Guardia di Finanza: un’eccellenza in Europa», aveva dichiarato Gualtieri in quell’occasione.

Per accogliere i circa 400 addetti della nuova authority europea, il gruppo di lavoro avrebbe già individuato una sede adatta in un blocco delle riqualificate Torri dell’Eur, note come Torri delle Finanze per aver ospitato gli uffici dell’omonimo ministero o Torri Ligini dal nome del loro progettista. Un sito ritenuto idoneo anche per il fatto di essere a circa 20 minuti di macchina dall’aeroporto di Fiumicino e di essere servito dalla linea B della metropolitana e dalla ferrovia Roma-Lido.

L’assegnazione della città deputata a ospitare l’Amla avverrà nel 2023. In lizza anche Berlino e Varsavia, ma non è da escludere la concorrenza nazionale di città come Milano, Napoli, Torino e Venezia, che nei mesi scorsi hanno mostrato segnali di interesse ad aggiudicarsi il bando.

Gualtieri, intanto, deve pensare anche alle sfide più importanti dei prossimi anni. Come le scadenze da rispettare per il Giubileo 2025, prima fra tutte quella del già divisivo termovalorizzatore, e la candidatura per l’Expo 2030.

Appuntamenti ai quali, se la tabella di marcia verrà rispettata, Gualtieri potrebbe arrivare con qualche mezzo in più. Il 29 dicembre, infatti, il Comune di Roma ha sottoscritto un accordo per l’acquisto di 30 nuovi treni metro da destinare alle linee A e B con un investimento complessivo di 264 milioni di euro. I primi convogli dovrebbero entrare in funzione a dicembre 2024. Tra il 2024 e il 2025, inoltre, dovrebbero essere inaugurate anche le fermate della linea metro C di Porta Metronia e Colosseo.

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