Economia

Esonero contributivo per la parità di genere: chi può ottenerlo?

La circolare 137/2022 dell’Inps ha fornito tutte le informazioni per ottenere lo sgravio contributivo che ha come obiettivo la riduzione del gender gap in ambito lavorativo. Vediamo come funziona
Credit: Jeffrey Czum
Tempo di lettura 4 min lettura
30 dicembre 2022 Aggiornato alle 20:00

Dal 27 dicembre 2022 fino al 15 febbraio 2023 i datori di lavoro del settore privato che abbiano ottenuto la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2022, potranno fare richiesta all’Inps per ottenere l’esonero contributivo fino all’1%.

L’obiettivo è quello di premiare le aziende che hanno conseguito o che conseguiranno entro la fine di quest’anno la certificazione, al fine di ridurre il divario di genere in ambito lavorativo. I fondi disponibili per questa misura sono 50 milioni di euro.

In cosa consiste questo esonero? È previsto uno sgravio non superiore all’1%, calcolato sulla contribuzione complessiva datoriale, fruibile fino a un massimo di 4.166€ mensili (50.000€ annuali). L’esonero ha validità per tutta la durata della certificazione a partire dal primo mese di ottenimento della stessa.

Quali sono le condizioni per ottenere lo sgravio contributivo? Come previsto dall’art.1 comma 1175 della legge 296/2006, è necessario possedere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) per attestare la regolarità nei pagamenti verso Inps, Inail e Cassa Edile; è necessaria l’assenza di violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro; è fondamentale il rispetto di accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali.

Inoltre, le aziende con oltre 50 dipendenti non devono aver ricevuto sanzioni relativamente al rapporto biennale delle pari opportunità, il rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile che le aziende o imprese con più di 50 dipendenti devono obbligatoriamente redigere ogni due anni.

Lo sgravio non sarà attribuito in automatico ma sarà necessario fare domanda, presentando l’istanza online “Par_Gen” attraverso la sezione “Portale delle agevolazioni”. La richiesta dovrà essere mandata esclusivamente per via telematica.

Dovranno essere inseriti tutti i dati utili, come i dati identificativi dell’azienda; la retribuzione media mensile stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere; l’aliquota datoriale media stimata relativa al periodo di validità della certificazione di parità di genere; l’autocertificazione di essere in possesso della certificazione di parità di genere e di non aver ricevuto provvedimenti di sospensione dei benefici contributivi da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro e infine il periodo di validità della certificazione stessa.

La domanda risulterà “trasmessa” e verrà definito anche l’importo spettante. Quando poi l’Inps avrà accolto tutte le richieste (da mandare entro il 15 febbraio 2023), la domanda risulterà “accolta” se l’ammontare dell’esonero sarà intero, cioè dell’1%, oppure “accolta parziale” qualora sia stato necessario un ridimensionamento della misura dell’esonero, dal momento che i fondi a disposizione sono 50 milioni di euro.

Concluso il procedimento, i beneficiari dello sgravio riceveranno il codice di autorizzazione “4R” che, come specificato nella circolare 137/2022 dell’Inps, assume il significato di “Azienda autorizzata all’esonero di cui all’articolo 5 della legge n. 162/2021”. Una volta ricevuto questo codice, sarà consentito recuperare l’importo nel flusso UniEmens di competenza del mese successivo con il codice casuale L238, mentre per i mesi precedenti ne verrà utilizzato un altro, L239.

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