Economia

Manovra: tutte le novità (e conferme)

Dal congedo parentale facoltativo all’eliminazione della norma sul Pos e allo smart working. La Manovra arriva in Parlamento: il voto di fiducia della Camera è previsto per venerdì 23 dicembre
Credit: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
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22 dicembre 2022 Aggiornato alle 18:00

Dopo settimane intense di lavoro, la Manovra arriva in Parlamento. Il voto di fiducia della Camera è previsto per venerdì 23 dicembre. Sono tante le novità, ma sono altrettante le misure confermate.

Ovviamente, la maggior parte dei fondi (21 miliardi su 35) sarà destinata a combattere il caro energia. Si garantisce il bonus bollette, usufruibile da coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 15.000 euro, per aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà. È previsto poi un taglio dell’Iva dal 22% al 10% per l’acquisto di pellet.

È stata cancellata la norma sul Pos. Salta quindi il tetto di 60€ e tornano le multe per i commercianti che rifiutano i pagamenti elettronici inferiori a questa cifra. Sarà avviato un tavolo permanente per trovare delle soluzioni al fine di ridurre i costi per le transazioni elettroniche fino a 30€, a carico degli esercenti.

Si passa poi al Superbonus: i condomini avranno tempo fino al 31 dicembre 2022 per presentare la Cilas (Comunicazione di inizio lavori asseverata) per poter usufruire del Superbonus 110%. L’esecuzione degli interventi, però, deve essere stata approvata dall’assemblea condominiale entro il 18 novembre scorso, prima dell’entrata in vigore del decreto aiuti quater.

Per quanto riguarda lo smart-working, la possibilità di usufruire del lavoro agile è stata prorogata al 31 marzo 2023 per i lavoratori fragili, sia nel pubblico che nel privato, con la possibilità di svolgere anche un’altra mansione. Nessun riferimento, invece, per i genitori di figli under 14, che potranno usufruire dello smart working fino al 31 dicembre 2022.

Revisione del reddito di cittadinanza: nel 2023 il sussidio si ridurrà a sette mensilità (per un risparmio di circa 200 milioni di euro). I giovani tra i 18 e i 29 anni, per poter usufruire del reddito, devono aver completato gli adempimenti formativi, inoltre, chi è considerato “occupabile” dovrà frequentare dei corsi di formazione o di riqualificazione per 6 mesi. Salta l’offerta congrua, l’offerta di lavoro, quindi, non dovrà più tener conto di esperienze, competenze e distanze, e se verrà rifiutata si perderà il diritto all’assegno.

Cambia anche il bonus cultura, che si sdoppia. Nasce la “Carta del Merito” per coloro che otterranno una votazione di 100/100 alla maturità, e la “Carta della Cultura Giovani” disponibile per i neo-diciottenni appartenenti a un nucleo familiare con Isee inferiore a 35.000 euro. Entrambi i bonus avranno un valore di 500€ e saranno cumulabili. Coloro che potranno beneficiare di questi bonus dovranno registrarsi sull’apposita piattaforma informatica di 18App, sarà necessario lo Spid o la CIE (carta d’identità elettronica).

Un altro emendamento approvato dalla Commissione di Bilancio riguarda i mutui. Torna in vigore una vecchia norma (decreto 70/2021), che prevedeva la rinegoziazione del mutuo, passando dal tasso variabile al tasso fisso. Sarà possibile per tutti? No, la richiesta si potrà fare solamente per mutui ipotecari in origine non superiori a 200.000 euro, e per chi ha un Isee inferiore a 35.000 euro. Inoltre, è necessario non aver accumulato ritardi nei pagamenti delle rate.

Si passa al tema pensioni, per le quali verranno spesi 655 milioni di euro. Nel 2023 si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età (Quota 103, dunque). Nessuna modifica per Opzione donna. Nel 2023 potranno, dunque, andare in pensione le lavoratrici, dipendenti o autonome, che avranno raggiunto i 35 anni di contributi. Ma non solo, si potrà andare in pensione a 58 anni con due figli a carico, a 59 con un solo figlio, e a 60 in assenza di figli.

A Opzione donna 2023 potranno, però, accedere solamente determinate categorie: caregiver, invalide almeno al 74%, licenziate oppure dipendenti di aziende che attualmente si trovano in crisi economica. Viene confermato l’Ape sociale per i lavori usuranti. Le pensioni minime salgono a 600 euro, ma solamente fino al 31 dicembre 2023 e per gli over 75.

Previsto, inoltre, un maxi-sconto ai pensionati di Monte-Carlo residenti in Italia. Le tasse per i frontalieri pensionati passano dal 23% al 5%, questo è quanto è stato deciso nell’emendamento dell’onorevole Francesco Saverio Romano (Noi per l’Italia). Questa riduzione vale per i redditi da pensioni e assicurazioni di vecchiaia.

Il bonus psicologo, introdotto col decreto Milleproroghe, si prepara a diventare una misura permanente. È stato approvato l’emendamento del Pd e il bonus, dunque, salirà da 600 euro a 1500 euro, e sarà usufruibile da coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 50.000 euro. I fondi stanziati per il bonus ammontano a 5 milioni di euro per il 2023, e a 8 milioni di euro a partire dal 2024. La richiesta per usufruire del bonus dovrà essere fatta dal sito dell’Inps.

Si parte poi con la sperimentazione del “reddito alimentare”, anch’esso proposto dal Pd. I fondi stanziati saranno di 1,5 milioni di euro nel 2023, e 2 milioni di euro nel 2024. In cosa consiste questo reddito? Lo scopo è quello di evitare lo spreco alimentare, verranno dunque distribuiti i pacchi di cibo invenduto a tutti coloro che si trovano in una situazione di povertà assoluta. Come si potrà fare richiesta? Sarà possibile prenotarsi tramite un’applicazione, il ritiro invece avverrà in dei centri prestabiliti. Si partirà dalle grandi città.

Viene prorogato il bonus mobili ed elettrodomestici, con detrazione fiscale a 8.000 euro, ma solo per il 2023. A partire dal 2024 scenderà a 5.000 euro. Con il bonus sarà possibile acquistare mobili come letti, tavoli, armadi, cassettiere, scrivanie, divani, comodini, ed elettrodomestici di determinate classi energetiche. Per i forni e le lavatrici o asciugatrici, non si dovrà andare sotto alla classe A, per tutti gli altri invece non inferiore alla classe A+.

Il bonus prevede la possibilità di richiedere la detrazione del 50% delle spese, con limite a 8.000 euro, ma solo per gli immobili in fase di ristrutturazione. Il rimborso sarà, dunque, di un massimo 4.000 euro, ripartito in 10 quote annuali. La richiesta dovrà essere presentata con l’aiuto di un Caf durante la fase della dichiarazione dei redditi, con presentazione del modello 730 o del modello Unico.

Per il settore delle famiglie, è stato esteso il congedo parentale facoltativo. Questo salirà dal 30% all’80% e sarà usufruibile sia dalla mamma che dal papà, e potrà essere utilizzato in alternativa tra i genitori per una durata di un mese, obbligatoriamente entro il sesto anno di vita del bambino. Per le misure per la famiglia verranno utilizzati quasi 8 miliardi dei fondi a disposizione.

Per quanto riguarda le infrastrutture, sono stati stanziati 75 milioni di euro da spendere tra il 2023 e il 2027 per la realizzazione della M4 di Milano, e altrettanti milioni per la realizzazione del collegamento tra Afragola e l’area metropolitana di Napoli. Nasce poi il Fondo (5 milioni per il 2023, 15 milioni dal 2024) con l’obiettivo di migliorare i collegamenti aerei da e per le regioni della Sicilia e della Sardegna, emendamento voluto dal M5S.

Entro due anni, inoltre, si apriranno i cantieri per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, che secondo Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture, «farebbe risparmiare 140.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica».

Infine, anche il mondo dello sport è stato coinvolto nella Manovra di Bilancio, con la norma salva-sport. È stato infatti approvato l’emendamento che consente alle federazioni sportive nazionali, agli enti, alle associazioni e alle società professionistiche e dilettantistiche di suddividere in 60 rate, con la maggiorazione del 3%, i pagamenti che sono stati sospesi per il Covid e che sono in scadenza oggi, giovedì 22 dicembre.

Si tratta di un totale di 889 milioni di euro, di cui soltanto 500 milioni sono relativi ai club di serie A del calcio. Queste entrate saranno recuperate tra il 2023 e il 2027. Le prime tre rate dovranno essere pagate entro il 29 dicembre 2022, mentre per le altre sono previsti pagamenti mensili.

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