Ambiente

Nuova Sabatini: tecnologia e ambiente insieme verso il futuro

Dal 1° gennaio partono le domande per le agevolazioni per le Pmi che investono su macchinari e impianti a basso impatto ambientale. L’obiettivo è migliorare la sostenibilità dei processi produttivi
Credit: Seyda Nur Yuce 
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22 dicembre 2022 Aggiornato alle 14:00

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Mimit, direzione generale per gli incentivi alle imprese, ha dato il via alla cosiddetta “Nuova Sabatini”: la misura che concede una maggiorazione del contributo richiesto nel caso si tratti di investimenti green e per il Sud, sempre più destinatario di risorse.

Con la Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 il Governo quindi definisce le “modalità di presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti green”, con l’obiettivo di rendere più accessibile il credito alle imprese, e renderle più competitive.

La prima volta che è stata istituita questa misura risale al 2013, poi è stata più volte rifinanziata fino al 2022. L’ultima manovra, datata 22 aprile 2022, aveva incrementato il plafond con ulteriori 900 milioni di euro.

La novità risiede nelle agevolazioni previste gli investimenti nel Sud del Paese e per la sostenibilità ambientale. Nelle versioni precedenti gli incentivi erano previsti solo per investimenti in beni strumentali e 4.0, legati maggiormente alla tecnologia dell’impresa, ora tra i destinatari anche l’attenzione verso l’ambiente.

La Nuova Sabatini Green è a favore delle piccole e medie imprese che investono su macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale, ed ha l’obiettivo di migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Le domande per ottenere le agevolazioni potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2023. La riforma prevede anche delle agevolazioni per l’acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili, come a esempio un impianto fotovoltaico o minieolico.

Se nella Circolare vengono confermati i limiti di intensità di aiuto pari al 20% dei costi ammissibili per le micro e piccole imprese, e al 10% dei costi ammissibili per le medie imprese, sono definiti delle maggiorazioni per specifici settori e per le zone rurali.

Si può infatti godere di un contributo destinato all’ammodernamento di impianti industriali maggiorato del 30% rispetto all’ordinario se l’impresa beneficiaria ha un’idonea certificazione ambientale.

Oltre alla Nuova Sabatini Green c’è la Nuova Sabatini Sud: l’investimento, in questo caso, prevede un maxi-contributo del 5,5% per investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Mezzogiorno, quindi nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ma su questo il Ministero non ha ancora fornito istruzioni specifiche.

Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti per sostenere gli investimenti previsti dalla misura e, inoltre, di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui finanziamenti.

L’investimento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% deve essere inferiore ai 5 anni, tra 20.000 e 4 milioni di euro e interamente utilizzato per gli investimenti ammissibili.

Il Ministero cede un contributo in conto impianti pari al valore degli interessi calcolati: 2,75% per gli investimenti ordinari, 3,575% per gli investimenti 4.0, e questo succedeva anche con le precedenti leggi, 3,575% per gli investimenti green, ed è questa la vera novità.

Quindi a partire dal prossimo gennaio anche gli investimenti green potranno godere della stessa maggiorazione dell’incentivo fino a oggi riservata ai soli beni 4.0. Tecnologia e ambiente viaggiano parallelamente verso il futuro.

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