Diritti

La deregulation della professione del lobbista. Fuori e dentro le istituzioni

Lo scandalo corruzione che ha travolto l’Europa svela tanta ipocrisia. Inquadriamo i fatti contestati
Un fan solitario siede sugli spalti prima della partita di apertura del gruppo A della Coppa del mondo FIFA 2022 tra Qatar ed Ecuador allo stadio al Bayt di al Khor, Qatar, il 20 novembre 2022.
Un fan solitario siede sugli spalti prima della partita di apertura del gruppo A della Coppa del mondo FIFA 2022 tra Qatar ed Ecuador allo stadio al Bayt di al Khor, Qatar, il 20 novembre 2022. Credit: EPA/Ronald Wittek
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22 dicembre 2022 Aggiornato alle 06:30

Le accuse sono di reati per associazione a delinquere, riciclaggio di denaro e corruzione da parte di uno Stato del Golfo che, secondo ciò che si legge sui giornali e online, sarebbe il Qatar. Secondo l’impianto accusatorio, il denaro era destinato a finanziare la politica e influire nei dossier Ue d’interesse del Qatar.

I vertici di Doha si difendono “Respingiamo categoricamente qualsiasi tentativo di associarci all’inchiesta”, ha dichiarato il ministero degli Esteri dell’emirato chiarendo che i rapporti internazionali qatarini coinvolgono le istituzioni, non le singole persone, e sono improntati al rispetto delle leggi internazionali.

È importante il ruolo delle persone coinvolte perché è la chiave di tutto il ragionamento giuridico che stiamo per fare.

Non possiamo però non partire da una semplice, all’apparenza, domanda che ci poniamo ogni qual volta una istituzione viene colpita da questi scandali sono sempre le stessa: dove è lobby dove è corruzione.

Chi sono i lobbisti? Un lobbista è un professionista che sviluppa e agevola relazione con le istituzioni e i soggetti della politica, portando loro dati e informazioni che rappresentino le necessità dell’entità che rappresenta.

Può un parlamentare in carica o un ex parlamentare assumere ruoli di lobbista, o pseudo tale, con stati esteri o con stati dove risiede? La risposta è come sempre nei fatti complicata. In Italia questa professione è conosciuta sotto il nome “Responsabile rapporti istituzionali”. Una professione legale di tutto rispetto ma, come tante altre professioni, può diventare concava e convessa e, quindi, prestarsi a mille sfaccettature e storture.

Il vero problema è chi fa questo mestiere e ovviamente come si fa.

Tolti i vari professioniste dei cosiddetti rapporti con il parlamento di svariate aziende può fare il lobbista un ex parlamentare? Può fare il lobbista un parlamentare in carica? Può farlo un’assistente parlamentare? La risposta non è semplice anzi è molto complicata.

Prendiamo il caso di un parlamentare in carica che tiene conferenze in giro per il mondo, facendosi pagare ed emettendo regolare fattura. È legale? Si. Se non esiste una legge che vieta questo tipo è legale. È opportuno? Non tocca a me dirlo. Sono un vera liberale.

Può un ex parlamentare fare il lobbista? Se la legge lo prevede sì.

Allora arriviamo al punto del nostro discorso: se non c’è una legge che regolarizza la professione del lobbista. Se non esiste una legge che regola cosa si può fare e chi la può fare saremo sempre in questa situazione.

Forse allora in Europa visti i fatti accaduti c’è stato un problema di fatture non di corruzione. Se avessero emesso regolare fattura per gli interventi svolti forse oggi non stavamo qui a dissertare sullo scandalo che ha colpito le istituzioni europee.

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