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Svolta President*, Antonella Polimeni

È la prima rettrice dell’Università La Sapienza. Ha cambiato il corso di 700 anni di storia
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18 gennaio 2022 Aggiornato alle 20:00

Al momento della sua elezione, l’attenzione dei giornali nelle interviste che Antonella Polimeni rilascia viene catalizzata dal fatto che si tratti di una donna. Atteggiamento molto diverso da quello assunto nei confronti dei suoi colleghi uomini, ai quali in genere viene chiesto di parlare del proprio programma, delle prospettive per il futuro, della loro visione del mondo. Eppure, Antonella Polimeni non è solo un simbolo perché vince al primo turno elettorale con un ampio consenso, un consenso riscosso proprio grazie al programma da lei presentato: un risultato non così frequente.

Laureata in Medicina e Chirurgia, dopo il dottorato e il contratto da ricercatrice, nel 2005 diventa professore ordinario nell’ambito delle malattie odontostomatologiche. Preside dal 2018 della Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Ateneo romano, è coordinatrice del dottorato di ricerca in Malattie dello scheletro. Infine, il coronamento di una carriera di primissimo rilievo: la nomina al rettorato.

Tra le prime iniziative che la Polimeni adotta c’è l’istituzione del Comitato tecnico scientifico sulla Diversità e l’Inclusione e del Comitato tecnico-scientifico per la sostenibilità, l’attivazione dello Sportello Antiviolenza. Ma, anche gesti nei confronti di eventi di portata internazionale, come la solidarietà espressa nei confronti delle donne turche a seguito del ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul.

“Vorrei essere ricordata come la Rettrice che valorizza le diversità e l’inclusione nonché le eccellenze didattiche e di ricerca”. Ci tiene, in particolare, ad essere chiamata Rettrice invece che Rettore, perché occorre “associare la parola al ruolo”.

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