Futuro

Le 10 tecnologie più rivoluzionarie del 2022

È tempo di bilanci per l’anno che sta per lasciarci: il MIT Technology Review ha individuato le 10 innovazioni che cambieranno il nostro modo di vivere
Credit: Mmikhail Nilov

Dicembre. Il Natale, le feste, la famiglia. Il mese in cui si tirano le somme. Il 2022 ci sta per lasciare, lasciando il segno nella storia: è stato l’anno dell’invasione russa dell’Ucraina, dei lunghi giorni di lutto per la morte della Regina Elisabetta dopo 70 anni di regno, dei primi mondiali di calcio invernali disputati in inverno. L’anno delle Olimpiadi di Pechino e di Samantha Cristoforetti comandante della Stazione Spaziale internazionale.

L’anno della scienza e di 10 nuovissime tecnologie rivoluzionarie, da quelle che ci permetteranno di dire addio alle password a quelle che ci supporteranno nella rimozione del carbonio, secondo il MIT Technology Review.

La fine delle password

Se fino a ora le password sono state fondamentali per fare qualsiasi cosa online, dai pagamenti all’accesso sui social, grazie alle nuove tecnologie sviluppate nel 2022 potremmo presto sbarazzarcene e utilizzare, al loro posto, un collegamento inviato tramite email, una notifica push o una scansione biometrica (una sorta di riconoscimento facciale, per intenderci).

Questi metodi sono risultati più sicuri e più pratici da utilizzare. D’altronde, sarebbero tante le alternative più sicure della password 123456, la più utilizzata dagli italiani quest’anno per proteggere i propri dati.

Monitoraggio delle varianti Covid

Se fossimo stati nel 2020, certamente sarebbe stata la pandemia l’evento più significativo dell’anno. Ma siamo nel 2022 e tra le tecnologie rivoluzionarie che sono state sviluppate nel corso di questi mesi c’è quella che riguarda il monitoraggio delle decine di varianti del Covid-19 con cui abbiamo tutti convissuto. Enormi investimenti sono stati dedicati al sequenziamento genomico e questo ha permesso di studiare, analizzare e monitorare l’evoluzione del virus a livello globale e individuare la nascite di nuove varianti.

Batterie di rete a lunga durata

Finché c’è il sole i pannelli solari immagazzinano energia e lo stesso fanno le pale eoliche finché c’è vento a sufficienza. Ma quando il vento non c’è e il sole tramonta? Gli operatori di rete devono continuare a immagazzinare e conservare energia e le nuove batterie a base di ferro, realizzate utilizzando materiali abbondanti potrebbero essere una buona soluzione, più economica e più pratica rispetto ad altri tipi di stoccaggio a griglia.

Intelligenza artificiale e proteine

È nata una nuova tecnologia che aiuta a capire in maniera rapida ed efficiente la struttura delle proteine, senza dover aspettare lassi di tempo lunghissimi, come accaduto fino a ora. Si tratta di un’intelligenza artificiale chiamata AlphaFold2 che, grazie alla sua tecnologia di studio rapido delle proteine, potrebbe consentire di progettare rapidamente farmaci per un’ampia gamma di malattie.

Il vaccino contro la malaria

Il 2022 è stato l’anno in cui è stato sviluppato un nuovo vaccino contro la malaria e approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di Mosquirix, il primo vaccino al mondo per un’infezione parassitaria, nato in collaborazione con l’ organizzazione sanitaria internazionale senza scopo di lucro Path (Program for Appropriate Technology in Health) e altri partner, per proteggere l’essere umano dalla forma più letale di malaria.

Proof of stake

Proof of stake è il nome della tecnologia nata dall’idea di ridurre il consumo di energia elettrica necessario per verificare le transazioni di Bitcoin. Fino a qualche mese fa, queste operazioni di verifica si basavano sulla Proof of Work e consumavano enormi quantità di elettricità a causa di una notevole potenza di calcolo, ma con la Proof of stake, introdotta quest’anno dalla Ethereum, si mira a ridurre i consumi energetici fino al 99.95%

Pillola anti Covid

Se diciamo Pfizer, la prima cosa che ci viene in mente è il vaccino contro il covid-19. 3 dosi, 4 per qualcuno, per poter dormire tranquillamente e non avere più troppa paura del virus. Ma quest’anno, calmate le acque delle campagne vaccinali e delle milioni di somministrazioni quotidiane, la grande azienda farmaceutica ha voluto fare di più, studiando e sperimentando Paxlovid, una pillola ‘’anticovid’’ che, combinata con i vaccini, potrebbe fornire al mondo un modo per uscire finalmente dalla pandemia.

Reattori a fusione

A temperature ben superiori a 100 milioni di gradi, come nel sole, i nuclei atomici si uniscono, rilasciando un’enorme quantità di energia nel processo. Se i ricercatori riuscissero a provocare queste reazioni in modo controllato e sostenuto sulla Terra, si potrebbe fornire una fonte cruciale di elettricità, sempre attiva e priva di emissioni di carbonio, utilizzando fonti di combustibile quasi illimitate.

Per questo la società Commonwealth Fusion System sta lavorando per sviluppare entro i primi anni del decennio 2030 il primo reattore a fusione, piccolo e compatto, connesso alla rete elettrica. Il suo design si basa su un nuovo potente magnete che dovrebbe consentire all’azienda di costruire reattori più piccoli e meno costosi.

Dati sintetici per l’intelligenza artificiale

Per addestrare l’intelligenza artificiale si ricorre all’utilizzo di set di dati che, però, spesso sono disordinati, riflettono pregiudizi del mondo reale o mettono a repentaglio la privacy delle informazioni che contengono. Per ovviare al problema, alcune aziende stanno creando e vendendo set di dati sintetici, cioè dati completamente nuovi. Datagen e Synthesis AI, a esempio, forniscono volti umani digitali su richiesta. Altri forniscono dati sintetici per finanza e assicurazioni. E il Synthetic Data Vault, un progetto lanciato nel 2021 dal Data to AI Lab del MIT, fornisce strumenti open source per la creazione di un’ampia gamma di tipi di dati.

La fabbrica di rimozione del carbonio

Si tratta di un impianto installato fuori Reykjavik, in Islanda, che può catturare 4.000 tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

Grandi ventilatori aspirano l’aria attraverso un filtro all’interno di alcune griglie, qui l’anidride carbonica viene catturata grazie a sostanze chimiche assorbenti. Una volta che i filtri sono pieni, le griglie si chiudono automaticamente e dei tubi iniziano a pompare calore per slegare la CO2 dai filtri.

L’anidride carbonica viene quindi inviata in un’area dove viene preparata per lo stoccaggio: si mischia con l’acqua e viene pompata sottoterra, dove reagisce con la roccia basaltica e, alla fine, si trasforma in pietra.

La struttura funziona interamente con elettricità senza emissioni di carbonio, principalmente da una vicina centrale geotermica

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