Storie

Paolo Maldini, volontario all’Opera San Francesco per i Poveri

Il dirigente ed ex calciatore del Milan ha servito pasti caldi agli ospiti della fondazione milanese
Credit: Isabella Balena
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
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8 dicembre 2022 Aggiornato alle 07:00

Secondo l’ultimo rapporto del Censis pubblicato alcuni giorni fa e relativo al 2021, in Italia 5,6 milioni di persone vivrebbero in condizioni di povertà assoluta, il 9,4% della popolazione.

Invisibili che il resto della società troppo spesso fa finta di non vedere girando lo sguardo dall’altra parte ma dei quali fortunatamente molte strutture si occupano quotidianamente, come Opera San Francesco per i poveri, una fondazione che da decenni a Milano accoglie e aiuta chi ne ha più bisogno.

A reggerne la quotidianità sono per lo più volontari, che nei giorni scorsi hanno potuto contare sull’aiuto speciale del direttore dell’area tecnica dell’AC Milan ed ex calciatore rossonero Paolo Maldini e del direttore sportivo Frederic Massara, che hanno aderito all’iniziativa Volontario all’Opera per un giorno e passato alcune ore nella storica mensa di corso Concordia, dando una mano concreta allo svolgimento delle attività quotidiane.

Fondata il 20 dicembre 1959 da Fra Cecilio, portinaio del convento di viale Piave, Opera San Francesco originariamente disponeva solo di un servizio mensa per i bisognosi mentre oggi è diventato un polo molto strutturato che conta su una seconda mensa, un servizio docce e guardaroba che permette di lavarsi e avere abiti puliti e un Poliambulatorio nel quale ricevere cure mediche e medicinali gratuitamente.

Presenti, inoltre, un’area che offre supporto per la ricerca di lavoro o di una sistemazione abitativa e assistenza a chi vuole riprendere in mano la propria vita professionale e sociale.

Nell’ultimo anno sono stati distribuiti 623.423 pasti, 22.192 ingressi alle docce, 4.384 cambi d’abito ed effettuate 29.897 visite mediche. 110, circa, le persone che ogni giorno si affacciano alle porte della struttura per fare una doccia e 2.000 quelli che chiedono un piatto caldo. Numeri che celano volti, nomi e storie inghiottite da quell’indifferenza che governa il tempo presente e che iniziative come queste possono contribuire a cambiare.

La discesa in campo di persone celebri è utile infatti a accendere i fari su una situazione che merita maggiore attenzione, e sul lavoro encomiabili alle persone che ogni giorno si prodigano volontariamente per dare ristoro ha chi non ha altri a cui rivolgersi.

La giornata dei dirigenti rossoneri è iniziata con una visita al servizio docce e guardaroba accompagnata dal presidente della struttura, fra Marcello Longhi, che si è detto: «Contento di aprire le porte ai cittadini perché si tratta del modo migliore per far capire concretamente cosa facciamo e come lo facciamo. Tutto ciò che garantiamo alle persone in povertà è realizzabile grazie ai donatori e ai volontari, più di 1200 di cui 200 medici, a cui va il nostro più accorato grazie».

Paolo Maldini e Frederic Massara si sono poi recati nella mensa, dove con indosso il grembiule rosso dei volontari del servizio mensa hanno servito un piatto di pasta agli ospiti. Un momento scandito anche da battute, sorrisi e foto ricordo, che tuttavia non hanno minimamente scandito la profondità dell’esperienza, al termine della quale Paolo Maldini si è detto particolarmente toccato: «Credo che serva per tenere i piedi per terra. Mi ha riempito il cuore vedere così tante persone al servizio dei meno abbienti, dà speranza».

Per chiunque volesse dare una mano, è attivo il centro raccolta dove è possibile consegnare indumenti o medicinali.

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