Ambiente

Francia: stop ai voli a corto raggio

Via libera della Commissione europea al divieto di voli brevi quando le distanze si possono coprire in treno in due ore e mezza. Si comincia da Parigi Orly e Nantes, Lione e Bordeaux
Credit: Chris Leipelt/ Unsplash
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7 dicembre 2022 Aggiornato alle 11:35

Più treni e meno voli, la Francia apre le porte al cambiamento in nome dell’ambiente.

Venerdì scorso infatti la Commissione europea ha dato il via libera alla Francia per impedire i voli a corto raggio, quelli per esempio il cui trasporto è garantito anche sui binari in meno di tre ore.

I primi a essere vietati saranno quelli tra l’aeroporto di Parigi Orly e Nantes, Lione e Bordeaux, voli brevi ma che possono avere un impatto quotidiano importante a livello di emissioni di CO2.

Per ora si tratta di una sperimentazione: se dopo tre anni il concetto risulterà vincente verrà applicato anche ad altre rotte.

La regola, per ora, è destinata soprattutto a tentare di fare a meno di quei voli fra città che sono collegabili in treno con un viaggio di due ore e mezza e ci vorranno ancora alcuni mesi prima che sia applicata.

Lo scopo è anche mostrare che possono essere superflui molti voli a corto raggio in tutta Europa. Per esempio, in futuro, riguarderà anche l’Italia: oggi in treno ci vogliono circa sette ore per la tratta Milano-Parigi, tempistica che sarà dimezzata con l’apertura della galleria del Moncenisio in costruzione nelle Alpi della Savoia.

La stessa Ue ricorda che circa 17 delle 20 rotte aeree più trafficate in Europa coprono distanze inferiori a 700 chilometri, distanze che possono offrire anche i treni in maniera più sostenibile.

Per primi i legislatori francesi hanno proposto questo cambio di abitudini nel 2021, indicando la necessità di meno voli da Orly: si è aperto un dibattito, con critiche da parte dell’ Unione degli aeroporti francesi, ma alla fine l’indagine della Commissione europea ha concluso che i piani ipotizzati erano accettabili.

«Questo è un importante passo avanti e sono orgoglioso che la Francia sia pioniere in questo settore», ha dichiarato il ministro dei trasporti francese Clément Beaune dopo l’approvazione dell’Ue.

Positivo anche il giudizio di associazioni ambientaliste e Verdi, che affermano però come questo dovrà essere soltanto il primo passo e che serviranno misure più radicali per svezzare i viaggiatori dai voli a corto raggio dannosi per il clima.

Nel frattempo - tematica di cui si è molto discusso in diversi paesi europei e anche in Italia - la Francia sta anche reprimendo l’uso di jet privati per viaggi brevi nel tentativo di rendere i trasporti più ecologici e più equi per la popolazione. Sempre secondo il ministro Beaune il Paese non può più tollerare che i super ricchi utilizzino aerei privati mentre i cittadini meno abbienti siano costretti ad affrontare tagli per contrastare la crisi energetica e climatica.

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