Ambiente

Turbina eolica volante e… piccole grandi idee per il Pianeta

Non solo raccolta differenziata e prodotti biodegradabili. Se vuoi prenderti cura della Terra in modo geniale e green, ecco la rubrica che fa per te
Credit: newatlas.com
Tempo di lettura 4 min lettura
5 dicembre 2022 Aggiornato alle 12:15

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per il cambiamento climatico e contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno.

Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali e invenzioni eccezionali ed ecosostenibili. Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario.

Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fare per salvare il Pianeta - ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita - allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri?

Siamo giunti al quinto appuntamento della rubrica più green ed eco-friendly e noi continuiamo a cercare e scovare decine di invenzioni sparse in tutto il mondo. Segno che qualcuno ha ancora a cuore la salute del Pianeta!

Oggi, questo lungo viaggio tra le idee geniali ti farà conoscere una turbina eolica, vestiti che producono energia e… un’automobile ecologica fatta di Lego!

Turbina eolica bat

Il colpo di genio per la prima invenzione di oggi arriva direttamente dal Massachussets, più precisamente dall’Altaeros Energy, un’azienda specializzata nella realizzazione di impianti eolici, che ha progettato la turbina BAT: Buoyant Airborne Turbine.

Si tratta di una struttura cilindrica con pareti gonfiate a elio, all’interno della quale gira una turbina ad asse orizzontale. Una specie di enorme gonfiabile che fluttua nell’aria alla ricerca di venti e correnti che possano aiutarlo a produrre energia pulita a 300 metri dal suolo.

L’eccezionalità della turbina BAT sta nella possibilità di essere impiegata anche in zone remote del Pianeta, lì dove le turbine tradizionali non riescono ad arrivare e a essere installate, cioè le cosiddette zone “off grid” : aree rurali, scollegate dalla rete elettrica nazionale, disagiate, industriali, isole e territori non idonei a ospitare strutture eoliche tradizionali.

BAT, inoltre, riesce a immagazzinare circa il doppio dell’energia che viene raccolta da una turbina installata nel terreno!

Un prototipo di BAT in volo: in futuro potrebbero essere aggiunti dispositivi per fornire alle aree sottostanti servizi di comunicazione wireless, come il Wi-Fi
Un prototipo di BAT in volo: in futuro potrebbero essere aggiunti dispositivi per fornire alle aree sottostanti servizi di comunicazione wireless, come il Wi-Fi Credit: Altaeros Energies

Vestiti che producono energia

Dal Massachussets ci spostiamo in North Carolina, dove, presso la Wake Forest University, un gruppo di fisici ha scoperto un tessuto per creare degli abiti capaci di produrre energia sfruttando la differenza di temperatura tra calore umano e ambiente esterno (in termini tecnici, il gradiente termico).

Il tessuto innovativo si chiama Power Felt (letteralmente “feltro energetico”) ed è possibile ottenerlo intrecciando nanotubi di carbonio con fibre di plastica flessibili. Il risultato finale è molto leggero e poco ingombrante, ottimo per essere adattato all’abbigliamento di tutti i giorni. Presto, quindi, sarà possibile ricaricare i nostri dispositivi direttamente con i nostri abiti: il Power Felt può arrivare a dare un +15% di batteria al nostro smartphone!

Power felt
Power felt Credit: dailymail.co.uk

L’automobile di Lego

Per chi non ha molta pazienza, deve essere una fatica enorme anche solo pensare di costruire una casetta con i minuscoli pezzi di Lego. Ma esiste chi di pazienza ne ha avuta tanta, tantissima, troppa, tanto da costruirci una vera e propria automobile da utilizzare per gli spostamenti quotidiani alimentandola con aria compressa.

Stiamo parlando di un 20enne rumeno che con tanto genio e passione ha costruito la sua Hot Rod, capace di raggiungere una velocità massima tra i 19 km/h e i 27 km/h grazie a un sistema di propulsione composto da 4 motori orbitali con 256 pistoncini.

Ci ha lavorato ininterrottamente per 20 mesi, montando con estrema pazienza più di 500.000 pezzi di Lego per ottenere la sua auto, forse un po’ delicata nella carrozzeria, ma certamente attenta al tema ecologico.

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