Cupido al tempo delle app
- Indice dei contenuti
- E oggi?
- Dove si matcha di più?
- Amore o tradimento?
- Il dating online nel 2022
Fino a qualche anno fa, per una coppia ammettere di essersi conosciuta online era un’onta da nascondere. Si inventavano aneddoti, fantomatici amici comuni, frequentazioni di luoghi abituali o fortuiti colpi di fulmine per non ammettere che Cupido aveva fattezze molto diverse rispetto a quelle di un algoritmo.
Quello che si voleva nascondere, in fondo, era la paura di ammettersi inadeguati, strani, incapaci di trovate l’amore – o anche solo un meno poetico ma (si spera) appagante per i sensi appuntamentolampo – attraverso i canali tradizionali. Non si voleva dire, in fondo, che ci fosse in noi qualcosa di sbagliato che ci aveva spinto, come ultima risorsa, a caricare la nostra faccia su un sito di dating (qualcuno ha detto Badoo?) e spedire la nostra disperata richiesta di attenzione nell’etere.
E oggi?
Ora, le cose sono cambiate, e molto. Già nel 2017, secondo uno studio della Stanford University, quasi 1 americano eterosessuale su 4 (39%) aveva conosciuto il partner online. Una percentuale sensibilmente più alta di tutte le altre: solo il 27% si era conosciuto in un bar o un ristorante, il 20% tramite amici comuni, l’11% a lavoro, il 9% a scuola o all’università e il 7% tramite la famiglia. Ancora meno erano le persone che si erano conosciute in chiesa o nel vicinato.
Numeri che risalgono ormai già a 5 anni fa e che ci sono tutte le ragioni di credere che la pandemia e le restrizioni a essa collegate abbiano fatto esplodere. Secondo il Digital Market Outlook di Statista sempre più persone cercano (e trovano) un partner con l’aiuto piattaforme di incontri: questi servizi dovrebbero raggiungere i 413 milioni di utenti attivi in tutto il mondo entro la fine del 2022, per un mercato che si aggira intorno ai 3,7 miliardi di dollari a livello globale per le sole entrate legate agli abbonamenti a pagamento.
Dove si matcha di più?
Gli Stati Uniti continuano a essere il leader di mercato, con 53 milioni di utenti che sfruttano le app di appuntamenti (pari al 15,7% della popolazione) ma il dating online è popolare anche nei Paesi europei come la Francia (10,9%) e nel Regno Unito (dove il tasso di penetrazione nella popolazione generale è dell’11,5%). Nonostante l’utilizzo rispetto alla popolazione sia inferiore in India e Cina, (rispettivamente al 3,4% e al 6%), le dimensioni delle popolazioni dei Paesi si traducono in entrate che superano di gran lunga quelle generate in Ue. I Paesi hanno anche grandi mercati di matchmaking online che generano circa il 30% (nel caso della Cina) e il 50% (nel caso dell’India) di entrate in più rispetto ai servizi di incontri online.
Amore o tradimento?
Non tutti gli utenti sono in cerca del perfect match con cui intrattenere una relazione duratura: secondo un sondaggio condotto da Statista tra luglio 2021 e giugno 2022, il 46% di chi utilizza un’app di dating è sposato (37%) o già impegnato in una relazione (9%). Questo, però, potrebbe essere semplicemente una “traslazione” dei tradimenti fisici in uno spazio virtuale: secondo gli psicologi della University of Tennessee Knoxville, infatti, la pandemia potrebbe aver portato a un aumento dei tradimenti online, sia a causa dell’incremento dello stress di coppia che delle regole di distanziamento sociale, che hanno reso più difficile per le persone incontrarsi fisicamente. Non è un caso che, Ashley Madison, un sito di incontri per persone sposate, abbia visto 1.500 nuovi utenti ogni giorno nel 2020, rispetto all’anno precedente.
Il dating online nel 2022
Ma come è cambiato il mondo del dating online nel post-pandemia? Una risposta arriva dal report Year In Swipe 2022 rilasciato da Tinder, che con oltre 50 milioni di utenti – di cui 750.000 solo in Italia – è l’app più popolare al mondo, che promette di svelare, basandosi sui dati, “dai nuovi trend all’attenzione della Gen Z per le cause sociali, dalle nuove regole in fatto di appuntamenti alle emoji più usate, tutto quello che c’è da sapere sul 2022 in fatto di dating”.
Tra le nuove tendenze spicca la situationship, a metà tra una relazione ufficiale e un’amicizia (+ 49% di citazioni nelle bio), di cui dichiara di essere alla ricerca 1 utente su 10. A essere ricercati sono soprattutto, però, positività e concretezza - rappresentati dall’emoji del parcheggio che è stata la più usata dell’anno – e appuntamenti diversi dalla solita cena, più autentiche e pensate per conoscersi davvero… Qualche esempio? Attività come il campeggio, le grigliate, il provare cose nuove e lo street food sono entrate a far parte della top 10 degli interessi su Tinder a livello globale.
In calo, invece, alcool e drink: “oltre il 25% dei giovani su Tinder ha ammesso di bere meno rispetto allo scorso anno, mentre parlando delle loro abitudini il 72% degli iscritti ha dichiarato sul proprio profilo Tinder di non bere o di bere solo occasionalmente”.
Le parole d’ordine sono Funny, Fresh and Forward e su Tinder si viaggia al ritmo della nostalgia, non solo degli anni ‘90 e 2000, come mostra il successo del “Match al buio”, ispirato al mondo ore-smartphone e agli spettacoli degli anni ‘60.
Gli utenti hanno mostrato di essere più attenti al loro benessere psicologico – portando in tendenza le emoji che indicano red flags e gaslighting – ma anche alle stelle e hanno mostrato il loro desiderio covato durante la staticità della pandemia: tornare a viaggiare.
Soprattutto, però, hanno dimostrato di essere più attenti alle questioni sociali che, spiega la piattaforma, sono un vero e proprio icebreaker: “Il 75% degli iscritti a Tinder è alla ricerca di un partner che sia impegnato in questioni sociali. Per i giovani italiani, a esempio, i diritti della comunità Lgbtq+ sono di primaria importanza, mentre a livello globale, l’interesse per l’Attivismo e il Diritto di voto sono aumentati dell’84% e del 37% nei profili Tinder di quest’anno”.
