Futuro

Esa addestra la nuova generazione di astronauti

Tra le nuove reclute dell’Agenzia spaziale europea ci sono 5 cosmonauti di carriera, 11 riserve, tra cui gli italiani Andrea Patassa e Anthea Comellini. E il primo parastronauta
Credit: EPA/Mohammed Badra
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
24 novembre 2022 Aggiornato alle 17:00

L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha annunciato la sua nuova classe di reclute, le prime selezionate in 13 anni tra oltre 22.500 candidature provenienti da tutta Europa. Nella squadra ci sono 5 astronauti di carriera, 11 membri di un pool di riserve di nuova istituzione e il primo astronauta con disabilità.

Tra le riserve troviamo anche due connazionali che presto potrebbero unirsi a Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano: lo spoletino Andrea Patassa, 31 anni, laureato in Scienze Aeronautiche presso l’Università di Napoli Federico II, e la 30enne Anthea Comellini, nata a Chiari in provincia di Brescia e laureata in Ingegneria spaziale presso il Politecnico di Milano.

I 5 astronauti di carriera, tre uomini e due donne tra cui Rosemary Coogan, la prima astronauta donna britannica dell’Esa, seguiranno una formazione di 12 mesi presso il Centro europeo per gli astronauti a Colonia, in Germania, al termine della quale entreranno nella successiva fase di addestramento preliminare per passare poi al training specifico per la missione.

Al contrario le riserve, che non possono ancora essere reclutate ufficialmente, rimangono con gli attuali datori di lavoro e ricevono dall’Esa un contratto di consulenza. Inizieranno l’addestramento di base solo quando per loro si presenterà un’opportunità di volo.

Le candidature per il ruolo di astronauta dell’Esa divise per Stato Membro
Le candidature per il ruolo di astronauta dell’Esa divise per Stato Membro Credit: Esa

Parteciperà invece al progetto di inclusività Parastronaut Feasibility Project il primo parastronauta al mondo John McFall, 41 anni originario di Frimley, nel Regno Unito, medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici del 2008 nei 200 metri T42, la sigla che indica l’amputazione sopra il ginocchio che McFall ha dovuto subire dopo un’incidente in moto all’età di 19 anni.

Non è certo che McFall potrà volare, per questo l’Esa sta conducendo uno studio di fattibilità. David Parker, direttore dell’Esa per l’esplorazione spaziale umana e robotica, ha dichiarato alla Bbc: «stiamo facendo un primo passo aprendo questa chiamata a persone che hanno determinati tipi di disabilità fisica, e speriamo davvero di portarli in missione verso la Stazione Spaziale Internazionale».

«Oggi diamo il benvenuto ai 17 membri della nuova classe di astronauti dell’Esa 2022», ha affermato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Esa che il 23 novembre ha presentato il nuovo team presso il Grand Palais Èphémère di Parigi. «Questa classe di astronauti dell’Esa sta portando ambizione, talento e diversità in molte forme diverse, per guidare i nostri sforzi e il nostro futuro».

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