Futuro

Santiago: arrivare veloci per poi rallentare

La Spagna inaugura il primo treno ad alta velocità da Madrid a Orense, in Galizia, la regione famosa per il Cammino di Santiago e per la natura incontaminata
Tempo di lettura 3 min lettura
15 gennaio 2022 Aggiornato alle 12:00

Per secoli l’unico modo per ammirare i paesaggi della Galizia, regione spagnola sulla costa dell’Atlantico e comunità autonoma nel nord-ovest del Paese, è stata a piedi, lungo il cammino più famoso e antico al mondo che dai Pirenei porta alla città santa di Santiago de Compostela.

Tradotto. Fino a 10 anni fa per raggiungere Santiago dalla capitale Madrid potevano volerci anche 9 ore di macchina. Per chi non lo avesse voluto fare a piedi.

Eppure la Spagna – con oltre 3.500 chilometri di binari - vanta la rete ferroviaria più lunga d’Europa, e la seconda al mondo, perché è la Cina che detiene il primato con oltre 150.000 km di ferrovie in funzione.

I recenti investimenti e miglioramenti della linea ferroviaria spagnola hanno aperto il turismo non solo agli appassionati delle lunghe camminate, ma a tutti: con l’inaugurazione dello scorso 21 dicembre della linea ferroviaria ad alta velocità tra Madrid e la Galizia, il collegamento con Santiago sarà ridotto a 3 ore e 20 minuti. E tuttavia - diciamo per fortuna - bisognerà ancora camminare per arrivare alla città santa: al momento la prima stazione della regione collegata veloce con la capitale è Orense, ancora a 100 km di distanza da Santiago. Un viaggio in treno tra Madrid e Orense è di poco più di 2 ore. Che implica ancora qualche sforzo per arrivare.

“Ora Cenerentola può viaggiare in un’auto più grande e più comoda”, ha detto il sindaco di Orense Gonzalo Pérez Jácome, non rendendosi conto della gaffe visto che di treno stiamo parlando. E tuttavia, chiama così la sua Regione perché il luogo - Cammino a parte - è in grande difficoltà.

Negli ultimi decenni sono emigrati così tanti galiziani che l’aggettivo ‘gallego’ è ancora sinonimo di ‘spagnolo’ in alcune parti dell’America Latina. I residenti emigrano verso le grandi città per cercare lavoro, e anche se gli investimenti in infrastrutture potrebbero cambiare la situazione, chi lo sa. Il sindaco di Orense osserva come Zamora fino a poco tempo fa ultima fermata dei treni ad alta velocità prima della Galizia - dal 2015 abbia registrato un aumento di turisti nel fine settimana, ma nessuno nella popolazione.

Bisognerà aspettare il 2023 per vedere se la Galizia trarrà vantaggio dai nuovi treni veloci: se un tempo la regione era sinonimo di isolamento e povertà, “la fine del mondo”, così come indica il nome del suo punto più occidentale, Cabo Finisterre, negli ultimi anni è diventata famosa tra i pellegrini per i paesaggi naturalistici, e per il silenzio caratteristico del luogo.

Secondo Ángel de la Fuente, economista del Think Tank Fedea intervistato dall’Economist, in Galizia si dovrebbe puntare alla lavorazione del pesce, alla produzione di automobili e a quella di capi di abbigliamento (Inditex, la multinazionale spagnola proprietaria di Zara, ha sede proprio ad Arteixo, in Galizia, ndr), oltre a politiche favorevoli all’economia. Nessun accenno all’alta velocità.

Chissà cosa penserebbe San Giacomo il Maggiore patrono di Spagna, da secoli venerato nella cripta della cattedrale di Santiago di Compostela.