Ambiente

CityTree, il pannello che combatte le polveri sottili

Tecnologico e mobile, lo strumento realizzato da Enea, Cnr, Consorzio Proambiente e dalla start-up tedesca Green City Solutions è un filtro vegetale in grado di abbattere del 15% l’inquinamento atmosferico urbano
Tempo di lettura 3 min lettura
23 novembre 2022 Aggiornato alle 12:00

A vederlo sembra un mix fra una installazione artistica e una panchina: in realtà è un potente strumento per migliorare la qualità dell’aria.

Perfino quella insalubre, dove è già stato testato, della Pianura Padana.

Questo strumento “vegetale mobile” si chiama CityTree ed ha la capacità di abbattere intorno al 15% delle concentrazioni di polveri sottili, molto dannose per la nostra salute.

A realizzarlo, grazie a un progetto europeo, sono stati Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile-, Cnr - Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) e Consorzio Proambiente, in collaborazione con la start-up tedesca Green City Solutions che ha prodotto il pannello.

I primi risultati sulla funzionalità di CityTree - infrastruttura tecnologica portatile che può essere installata in strade, piazze, scuole, centri commerciali, aziende o aeroporti - sono stati pubblicati sulla rivista online open source Atmosphere.

CityTree è composto da un grande pannello lungo 3 metri e alto 4, ricoperto da muschio e dotato di un impianto di irrigazione completamente automatizzato, un sistema per la raccolta di acqua piovana e rilevatori di temperatura e umidità.

Secondo i ricercatori, funge da filtro vegetale con un effetto potenziale pari a 275 alberi in città.

“La sua efficacia è localizzata nella zona in prossimità del pannello, che corrisponde a un’area grande circa 200 metri quadrati”, spiegano da Enea. Gli esperti lo hanno testato, in condizioni meteo differenti, a Modena, nel cuore della Pianura Padana, zona fra le più inquinate d’Europa.

«Abbiamo riprodotto, con strumenti modellistici e grazie al supercomputer di Enea Cresco6, le concentrazioni di inquinanti osservate sul campo e studiato le effettive riduzioni di Pm10 e ossidi di azoto (NOx) ottenute grazie a CityTree, insieme all’estensione dell’area interessata all’abbattimento. Nella modalità di filtraggio, il dispositivo garantisce una riduzione fino al 15% del Pm10», spiega Maria Gabriella Villani, ricercatrice Enea del Laboratorio Inquinamento Atmosferico.

Positivi anche i dati per altri tipi di particolato: Pm2.5 (fino a -20%), il Pm1 (fino a -13%), particelle ultrasottili (-38%) e black carbon (-17%).

Soluzioni simili sono state sperimentate in città come Londra o Berlino.

Per gli esperti, CityTree potrebbe essere un prezioso alleato per la qualità dell’aria da immaginare sia in ambienti indoor (aeroporti, centri commerciali e dentro capannoni di produzione industriale) sia “all’esterno come all’entrata di scuole, nei centri città e nei piazzali presso sedi di importanti aziende”.

Può essere immaginato anche come un punto di riposo, con una postazione di ricarica elettrica. «Ma si può pensare di installare CityTree anche al posto delle normali pensiline alle fermate degli autobus oppure nei canyon urbani, luoghi in cui le strade cittadine sono fiancheggiata da edifici su entrambi i lati che creano ambienti poco ventilati e, di conseguenza, molto inquinati. Una riduzione molto localizzata della concentrazione di inquinanti durante le ore di punta potrebbe essere interessante per limitare l’esposizione della popolazione allo smog», chiosa Villani di Enea.

Leggi anche
Un progetto di sistemazione urbana a Bogotà, in Colombia.
Inquinamento
di Claudia Testa 2 min lettura
Sostenibilità
di Caterina Tarquini 2 min lettura