Ambiente

Ferrovie dello Stato viaggia sui binari della sostenibilità

Il gruppo Fs ha annunciato l’obiettivo della carbon neutrality entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto al target europeo. Per raggiungerlo, opterà per green bond e investimenti sostenibili
Credit: Eugene Chystiakov/ Unsplash  
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23 novembre 2022 Aggiornato alle 15:00

Solo qualche mese fa il Gruppo Ferrovie dello Stato (Fs) annunciava di puntare all’obiettivo della carbon neutrality entro il 2040 per contribuire alla mitigazione del clima, anticipando gli obiettivi europei che prevedono il target di “zero emissioni” al 2050.

In questi giorni 24,7 miliardi del Pnrr sono stati destinati alla Rete Ferroviaria Italia (Rfi) per ridisegnare il trasporto nel rispetto dell’ambiente e in chiave sostenibile: grazie ai fondi Ferrovie dello Stato potrà impegnarsi concretamente per conseguire l’ambizioso obiettivo.

Per restare coerente con l’obiettivo della sostenibilità, nella realizzazione del programma di sviluppo della rete ferroviaria Fs ha scelto di affidarsi anche strumenti di finanza sostenibile, come i green bond e le operazioni di finanziamento sustainability-linked, prodotti che vincolano l’utilizzo dei proventi verso progetti sostenibili o che impegnano l’azienda al raggiungimento di determinati obiettivi, incrementando la trasparenza nei confronti degli stakeholder attraverso la rendicontazione delle modalità di impiego dei fondi ricevuti, dei target Esg raggiunti e degli impatti ambientali e sociali dei progetti finanziati.

Negli anni Fs ha emesso ben 6 green bond (l’ultimo risale allo scorso settembre e ha un valore nominale di 1,1 miliardi di euro e scadenza aprile 2027) che, insieme, permettono di coprire tutto il business ferroviario del gruppo, contribuendo a abbattere le emissioni di anidride carbonica e ad agevolare lo shift modale dal mezzo privato al treno.

«Il successo dei green bond emessi dal gruppo Fs e l’elevata domanda del mercato, soprattutto da parte di investitori esteri come nel caso dell’ultimo green bond da 1,1 miliardi di euro lanciato a settembre, rappresentano un segnale positivo per Fs e per l’Italia. Ciò attesta l’interesse verso il gruppo e verso il piano industriale decennale, riconoscendone il ruolo strategico per lo sviluppo del Paese e della sua mobilità e anche come facilitatore della transizione energetica», ha spiegato Marco Fossataro, chief financial officer del gruppo Fs.

Grazie ai green bond, l’azienda ha potuto acquistare negli ultimi anni nuovi treni di ultima generazione per l’alta velocità in Italia e in Spagna (dove il 25 novembre debutterà il Frecciarossa), nuovi treni regionali, nuove locomotive e carri per il trasporto merci e ha potuto investire sulle infrastrutture ferroviarie, mirando a obiettivi importanti come il completamento della rete alta velocità Torino- Milano-Napoli gestita da Rfi.

Proprio i treni di nuova generazione, inoltre, come per esempio il Frecciarossa 1000 per l’alta velocità e i Rock, Pop e Blues del trasporto regionale, saranno protagonisti dell’abbattimento delle emissioni inquinanti e di anidride carbonica, nonché e dell’ efficientamento energetico del gruppo.

Il Blues, in particolare, un nuovo treno ibrido progettato e costruito da Hitachi Rail per Trenitalia (gruppo Fs Italiane), segnerà un’importante evoluzione del trasporto ferroviario sulle linee non elettrificate: grazie alla tecnologia ibrida, con pantografo elettrico e batterie, è un treno con prestazioni all’avanguardia ancora più sostenibile per il ridotto impatto ambientale e per la maggiore attenzione sociale essendo il primo convoglio regionale che può essere attrezzato per offrire alle famiglie un’area dedicata interamente ai bambini.

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