Diritti

Tutto il rosa delle Università

Con la recente elezione di Donatella Sciuto al Politecnico di Milano, salgono a dieci le donne ai vertici degli Atenei italiani
Credit: ANSA/MASSIMO PERCOSSI.  
Tempo di lettura 4 min lettura
22 novembre 2022 Aggiornato alle 21:00

Antonella Polimeni; Tiziana Lippiello; Sabina Nuti; Giovanna Iannantuoni; Daniela Mapelli; Alessandra Petrucci; Paola Inveardi; Maria Grazia Monaci; Laura Ramaciotti. E da poco anche Donatella Sciuto: sono le magnifiche dieci, le dieci donne a capo di dieci Università italiane.

Una doppia cifra che è stata raggiunta a distanza di trent’anni esatti dalla prima Rettrice, da quando nel 1992 Biancamaria Tedeschini Lalli fu scelta per Roma Tre. Una doppia cifra, quella delle donne in carica al vertice dell’istituzione Universitaria, che non ha nulla a che vedere con gli 80 e oltre colleghi uomini, ma che ha un che di incoraggiante.

E una delle speranze più grandi è che una guida al femminile riesca a riportare l’attenzione su una questione tanto dibattuta quanto datata, ossia quella relativa al basso numero di donne iscritte ai corsi Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics).

«La Sapienza ha deciso di confermare il progetto “100 ragazze Stem” che dona altrettante borse di studio alle giovani che scelgono una laurea in tecnologia, matematica o ingegneria», afferma Polimenti, rettrice de La Sapienza di Roma.

E prosegue: «Come ho avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, l’incremento della componente femminile alla guida degli atenei italiani ci fa ben sperare. L’ascolto attivo, la partecipazione e la condivisione sono valori aggiunti della leadership femminile che, insieme alle capacità personali, le rettrici portano in dote al sistema universitario».

Conclude: «Sono convinta comunque che la battaglia culturale legata al gender gap sarà vinta quando essere donna e assumere posizione di primo piano non sarà più una notizia, ma i riflettori saranno puntati sulle attività e sui risultati ottenuti dalle donne».

Il dato del gender gap all’interno di questo settore è tristemente confermato dal recente rapporto Istat sui livelli di istruzione e occupazionali, secondo cui, nel corso del 2021, solo il 24% dei 25-34enni italiani con un titolo terziario ha una laurea nelle aree Stem. E, nello specifico, la quota sale al 33,7% se si prendono in considerazione solo gli uomini e scende al 17,6% tra le donne.

Con la neoeletta Donatella Sciuto, scelta per la successione di Ferruccio Resta al Politecnico di Milano e che sarà in carica a partire dal 1° gennaio prossimo, il PoliMi rompe una tradizione lunga 160 anni. «Una tradizione interrotta – spiega Sciuto – sulla base di una vera elezione e a un consenso ampio su un programma che andava incontro alle esigenze dell’ateneo».

E continua affermando che avere dieci donne come rettrici di università italiane significa che dieci donne «hanno preso coraggio nel candidarsi e pensare di farcela” e che “il mondo accademico è meno maschilista di altre aree di società».

Rettrice del Politecnico di Milano, quindi. E in quanto tale assicura di continuare a battere la strada per ampliare il numero di studentesse iscritte alle facoltà Stem: «Continueremo con tutte le azioni che abbiamo fatto per stimolare le ragazze a seguire le proprie passione nell’ambito di tecnologia, ingegneria e matematica per far sì che possano studiare senza lasciarsi convincere dal pensiero generale o magari della famiglia che non ha senso farlo».

Come per la Sapienza, anche PoliMi si appresta a rinnovare le iniziative precedenti. Tra queste, “Girs@Polimi”, che analogamente al programma romano mette a disposizione ogni anno 20 borse di studio da 8,000 euro per le iscrizioni di future studentesse di una laurea triennale.

Ma l’attenzione è rivolta a tutti i meritevoli, e il progetto “Pop” agisce in questo senso, occupandosi di pari opportunità in senso ampio, dalla disabilità alla tutela delle differenze culturali, dalla religione ai diritti Lgbt+ e arrivando fino alla tutela e alla cura del disagio psicologico.

Leggi anche
istruzione
di Redazione 3 min lettura
Tecnologia
di Caterina Tarquini 3 min lettura