Artemis 1: il razzo, stavolta, è partito davvero

Dopo vari rinvii e problemi tecnici, il razzo Space Launch System del programma Artemis 1, il più robusto e potente mai costruito (con una massa complessiva pari a 2.600 tonnellate) è finalmente partito. La missione senza equipaggio diretta verso l’orbita lunare è slittata per quasi 3 mesi, dagli ultimi giorni di agosto fino a oggi.
Il 29 agosto gli Usa hanno dovuto rinunciare alla partenza per un problema del sistema di rifornimento: il lancio, rimandato al 3 settembre, è stato posticipato ancora una volta per lo stesso guasto. Il 4 novembre sembrava essere tutto pronto, ma per la terza volta di fila è stato rinvitato, in questo caso per le violente raffiche di vento della tempesta tropicale Nicole che ha colpito la Florida e la parte sud-orientale degli Stati Uniti.
Dopo i necessari controlli tecnici per verificare che non ci fossero danni alle strutture, il lancio del gigantesco razzo, lungo 98 metri e alto quanto un palazzo di 30 piani, è avvenuto all’incirca alle 7:47 (l’1:47 in Florida), dalla base Nasa di Cape Canaveral.
Il lancio, inizialmente previsto per le 7.04 (l’1:04 in Florida), ha subito un ulteriore ritardo per un imprevisto: alle 6 del mattino i tecnici hanno dovuto risolvere un malfunzionamento di uno dei sistemi di terra che consentono i controlli di sicurezza del razzo. Un contrattempo che è valso altri 40 minuti di ritardo. Finalmente, poi, alle 7:47, il razzo SLS ha fatto rombare i propri motori e si è staccato dal suolo. In pochi minuti ha preso velocità e ha toccato i 48.000 metri di altezza.
Il viaggio alla volta del satellite occuperà all’incirca 10 giorni, un lasso di tempo sufficiente per testare e monitorare il funzionamento del veicolo.
Avverrà poi un passaggio ravvicinato, a 100 km dalla superficie della Luna, per poi riprendere la via del ritorno.
In tutto, la missione dovrebbe durare 25 giorni, con possibili variazioni.