Nataša Pirc Musar, la prima donna presidente della Slovenia

“Futura presidente della Repubblica di Slovenia, avvocata, ex commissaria all’informazione, dottoressa in scienze giuridiche, che crede nello stato di diritto”: si presenta così, sul suo profilo twitter, Nataša Pirc Musar, eletta capo dello Stato domenica 13 novembre.
Nata a Lubiana nel 1968, Musar è un’avvocata di 54 anni, ex conduttrice televisiva e giornalista, già Commissaria per la protezione dei dati del suo Paese. È la prima donna a ricoprire la carica da quando la Slovenia è diventata indipendente durante lo scioglimento della Jugoslavia nel 1991. La sua elezione segue i due mandati del presidente Borut Pahor, politico centrista a capo della Slovenia dal 2012, che ha sostenuto la sua candidatura insieme all’ex capo dello Stato dal 2007 al 2012 Danilo Türk.
«Il mio primo compito sarà aprire un dialogo tra tutti gli sloveni», ha detto la neo presidente: Musar si è presentata alle presidenziali in modo indipendente, così come i suoi due predecessori, pur avendo ottenuto l’appoggio del primo ministro in carica Robert Golob, presidente del partito ambientalista e liberale “Movimento Libertà” che quest’anno ha sconfitto l’ex premier populista Janez Janša, in carica dal 2020. Leader del Partito Democratico Sloveno dal 1993, Jansa aveva già guidato il governo in passato, tra il 2004 e il 2008 e poi ancora dal 2012 al 2013, anno in cui venne sfiduciato dal Parlamento a seguito delle accuse di corruzione e irregolarità fiscali, lasciando il posto alla prima donna premier in Slovenia e leader dell’opposizione di centrosinistra Alenka Bratušek.
Il deputato conservatore Anže Logar, già ministro degli Affari Esteri durante il più recente mandato di Janša, è stato l’unico avversario di Musar al ballottaggio di domenica: nel primo turno di votazioni, circa due settimane fa, nessuno dei sette contendenti che avevano preso parte al primo round era riuscito a superare la soglia del 50% dei voti per conquistare la vittoria assoluta. Così, Musar e Logar sono andati al ballottaggio guadagnando il 53,9% dei voti contro il 46,1%. L’affluenza registrata domenica è stata del 53%: 10 punti in più delle presidenziali del 2017.
Nel suo discorso post vittoria, Musar ha anche dichiarato che si impegnerà a superare le divisioni politiche e promuovere un dialogo tollerante tra tutti. Su Twitter ha postato una fotografia che la ritrae circondata dai giornalisti, accompagnata dall’hashtag “Volitve”, che in sloveno significa “elezioni”, e da “Hvala”, “Grazie”. «Combatterò per i diritti umani fondamentali, i diritti costituzionali e la democrazia. Farò del mio meglio per unirci tutti in politica su questioni strategiche», ha detto Musar.
La donna, che prenderà ufficialmente il timone del Paese il 23 dicembre, ha condotto il telegiornale di Television Slovenia e poi il tg di Pop Tv; poi ha proseguito gli studi alla Salford University di Manchester, durante la quale ha svolto diversi stage in varie emittenti note a livello internazionale, tra cui la statunitense Cnn e la britannica Reuters. Dal 2004 al 2014 è stata Commissaria per l’informazione del suo Paese, garantendo che venissero rispettati il diritto di accesso alle informazioni di carattere pubblico e il diritto alla protezione dei dati personali in Slovenia. Il suo studio legale Pirc Musar & Lemut Strle ha rappresentato, tra gli altri, anche Melania Trump, modella slovena naturalizzata statunitense e moglie dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
