Economia

Pensionati in fuga: dove scappano gli italiani?

Clima mite, buon cibo, assistenza sanitaria: ecco cosa cercano gli oltre 326.000 ex lavoratori che hanno acquistato un biglietto di sola andata verso regimi fiscali agevolati
Credit: Huy Pan/pexels
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15 novembre 2022 Aggiornato alle 14:30

Molti italiani lavorano in attesa del “dopo”, cercando la felicità al di fuori dell’ufficio e sognando di ripagare i sacrifici sostenuti con la pensione. Non sarà un caso che, secondo il report 2022 State of the Global Workplace di Gallup, solo il 4% dei lavoratori italiani afferma di essere coinvolto nel proprio lavoro. Nonostante questi sentimenti siano così diffusi, l’Italia non riesce a soddisfare del tutto i desideri dei pensionati, spingendone un numero crescente a emigrare all’estero. L’Inps calcola che ci siano oltre 326.000 pensionati al di fuori della penisola per un valore totale di circa 1,4 miliardi di euro di pensioni erogate all’estero.

Ma quali sono i Paesi migliori per godersi la pensione? Clima mite, buon cibo, assistenza sanitaria risultano essere criteri fondamentali nella scelta della destinazione. A questo aggiungiamo una situazione fiscale agevolata e la ricetta è completa. Il sistema italiano non risulta particolarmente vantaggioso, poiché è basato su scaglioni crescenti, per cui la tassazione è relazionata al reddito. Maggiore è l’importo della pensione, maggiore sarà la pressione fiscale esercitata con una aliquota cha va dal 23% per i redditi inferiori a 15.000 euro fino al 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.

Per godersi il meritato riposo, molti decidono di fare le valigie e acquistare un biglietto di sola andata. Tra le mete più apprezzate dagli Italiani ci sono il Portogallo e le Isole Canarie. Il primo identifica per i “residenti non abituali” un regime fiscale estremamente conveniente, ovvero una tassazione del 10% per 10 anni. Le isole spagnole sono, invece, particolarmente favorevoli per i redditi più bassi in quanto hanno un sistema a scaglioni che parte da un’aliquota del 13%. Se questi valori vengono confrontati con quelli della fiscalità italiana il vantaggio è evidente: si arriva a guadagnare più di un mese extra all’anno. Ulteriori punti a favore sono la vicinanza con la terra natale, che permette di soddisfare il desiderio di restare vicini alla propria famiglia, oltreché l’affinità linguistica e culturale.

Può apparire come un fattore secondario, ma in realtà spiega parte delle scelte dei pensionati italiani sulla scelta del paese in cui vivere. Facciamo l’esempio della Bulgaria. Un Paese dai grandi vantaggi fiscali con una tassazione sulle pensioni pari a zero. Eppure molto meno attraente per i pensionati nostrani, ostacolati dal clima grigio e dalle differenze culturali e linguistiche che costituiscono una sfida non indifferente.

Al di fuori dei confini europei meritano sicuramente di essere menzionate la Tunisia e Panama. La prima permette infatti di mantenere l’80% della pensione lorda, mentre il restante 20% è soggetto a una tassazione del 7%. A questo si aggiunge un costo della vita molto basso che si traduce in un risparmio di circa il 60% rispetto all’Italia. Ma secondo il World Economic Forum il primo posto nella classifica dei migliori Paesi per i pensionati spetterebbe a Panama, dove la tassazione è relazionata al reddito e, dunque, pesa maggiormente sui redditi più elevati. Un sistema analogo a quello italiano, ma che prevede un’aliquota massima del 25%, più o meno quanto una delle aliquote più basse in Italia.

Se è vero che il nostro Paese non rappresenta un paradiso fiscale per gli italiani è sicuramente più appetibile per chi vive all’estero. Da qualche anno nella penisola è, difatti, stato introdotto un sistema agevolato che prevede un’aliquota del 7% per 5 anni sulle pensioni estere. Condizione necessaria è il trasferimento della propria residenza nei comuni del Sud Italia con meno di 20.000 abitanti al fine di incentivarne la crescita.

Preparare la valigia e trasferirsi all’estero è una scelta non facile, che implica un cambiamento radicale delle proprie abitudini e della propria vita. Nonostante le difficoltà è evidente dall’analisi di questi dati perché il fenomeno di emigrazione tra i pensionati italiani sia in crescita. L’obiettivo di godersi la pensione si raggiunge più facilmente laddove l’importo pensionistico ha una minor tassazione, permettendo di incrementare il proprio reddito e di migliorare tenore di vita e opportunità.

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