Culture

3 podcast imperdibili

Il valore dei rifiuti elettronici, e le diverse strade che questi apparecchi possono intraprendere. Un confronto aperto, tra due campionesse, su stereotipi e pregiudizi nello sport. Le storie degli orfani di femminicidio e delle famiglie che si sono prese cura di loro
Credit: Bastian Riccardi/ Unsplash

Ecco tre nuove uscite che potrebbero interessarti.

1) Effetto Farfalla, Serena Giacomin (Chora Media)

Era il 1972 quando il matematico e meteorologo Edward Norton Lorenz spiegò per la prima volta il fenomeno per cui un battito d’ali di una farfalla in Brasile potesse generare un tornado in Texas. Prendeva corpo così una delle teorie più affascinanti della meteorologia, il cosiddetto “effetto farfalla”. Una perfetta metafora, utilizzata negli ambiti più disparati, per spiegare come anche il più banale dei gesti quotidiani possa determina fenomeni ed eventi imprevedibili, con un grande impatto sociale e ambientale.

Il titolo “Effetto Farfalla” del podcast di Chora Media per Erion Weee - Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - non è casuale: racconta, infatti, le possibilità e i servizi a nostra disposizione quando si tratta di liberarci di apparecchi elettrici o elettronici rotti o inutilizzati.

A chi non è mai capitato di gettare un vecchio cellulare in un cassetto o di lasciare un televisore rotto in cantina?

Quando però si ha a che fare con i Rifiuti di Apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti Raee, avere l’accortezza di non disfarsene gettandoli nell’indifferenziata non basta.

Anche apparecchi oramai obsoleti possano essere utilissimi per ricavare le materie prime fondamentali per l’ambiente e per il nostro futuro come il rame, il ferro, l’alluminio, l’argento e l’oro, che vengono definite critiche: dal cobalto al platino, dal litio alle cosiddette terre rare.

Secondo una recente ricerca condotta da Ipsos , 4 giovani su 10 si sono liberati del proprio carica batterie gettandolo nel sacco dell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica. Inoltre, il 32% dichiara di non conoscere le criticità ambientali legate a uno scorretto conferimento.

Nel corso dei 4 episodi della serie, la fisica dell’atmosfera, climatologa e presidente dell’Italian Climate Network, Serena Giacomin, affronta e approfondisce le difficoltà, i luoghi comuni e le soluzioni legate a questa particolare tipologia di rifiuti.

Arricchito dal contributo di esperti, il podcast, disponibile su tutte le piattaforme audio free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts etc.) chiarisce il valore dei rifiuti elettronici, e le diverse strade che possiamo seguire per smaltirli o riciclarli. La scelta dipende da noi, e come il battito d’ali di una farfalla, può nel suo piccolo influire sugli equilibri geopolitici e sul futuro dell’ambiente, dell’economia e della società.

2) Sport Femminile Plurale, Carlotta Vagnoli e Sara Ventura (Storytel)

Sessimo, abusi, rappresentazione della comunità Lgbt+, salute mentale, gender pay gap, disabilità: sono tante le istanze e le necessità sorte negli ultimi anni nel mondo dello sport.

Dopo un ciclo di incontri nato su Instagram, la scrittrice e attivista per la parità di genere Carlotta Vagnoli e l’ex tennista professionista Sara Ventura hanno deciso di offrire delle testimonianze in risposta alle molte domande con le quali addetti ai lavori e appassionati stanno iniziando a confrontarsi.

L’interrogativo da cui prende le mosse il nuovo podcast Storytel Original Sport femminile plurale è semplice: cosa manca al mondo dello sport per essere davvero inclusivo?

Puntando a parlare di sport in modo nuovo e attuale, le autrici lasciano spazio alle voci di chi, con il proprio esempio e le piccole, grandi proprie battaglie, si mobilita a favore di un cambiamento assolutamente necessario e urgente.

Sei puntate disponibili dal 15 novembre su Storytel, ciascuna con un ospite di rilievo, che ci regalerà nuovi spunti di riflessione: Marina Cuollo, scrittrice, speaker radiofonica, autrice di podcast e content creator che si occupa di discriminazioni legate al mondo della disabilità fisica, la psicologa Martina Ferrari, la giornalista sportiva Alessia Tarquinio, l’ex tennista Adriana Serra Zanetti, la nuotatrice e campionessa paralimpica Monica Boggioni e Valentina Petrillo, prima donna transgender a partecipare a una competizione femminile paralimpica.

3) Respiro, Roberta Lippi (Terre des Hommes)

«Quando si parla di femminicidio pensiamo sempre alla tragedia, inaccettabile, al fatto di cronaca di per sé. Ricordiamo quanti figli ha la vittima e di che età. Inorridiamo pensando all’accaduto, ma poi di quelle vite dimentichiamo tutto. Invece un femminicidio lascia dietro di sé un dolore atroce e una solitudine di cui la società deve farsi responsabile», afferma Roberta Lippi, autrice di Respiro, il podcast ideato da Terre des Hommes. Dopo il successo di Love Bombing e Soli, nelle 6 puntate di Respiro, Lippi racconta le storie degli orfani di femminicidio e delle famiglie che si sono prese cura di loro.

Bambini e bambine che sono orfani due volte: hanno perso la mamma e il papà, suicida o in carcere, ma anche la capacità di sognare una vita normale e felice. Dal 20 novembre i primi 2 episodi saranno disponibili su spreaker e tutte le piattaforme: le successive usciranno il primo di ogni mese.

Con grande delicatezza e senza sensazionalismi, Lippi dialoga con i testimoni di 6 tragiche storie per restituire dignità al dramma e comprendere l’importanza che ha prendersi cura, da subito, di chi resta in vita. Quando si spengono i riflettori sul drammatico fatto di cronaca, infatti, chi resta deve affrontare un lungo calvario, psicologico, legale e spesso anche economico per ritrovare una qualche forma di normalità.

Il calvario dei figli lo descrive bene Giuseppe Delmonte, il primo testimone chiamato a raccontare la sua storia di violenza e riscatto, rimasto orfano il 26 luglio del 1997, quando sua madre Olga è stata uccisa per strada a colpi d’ascia dall’ex marito. Giuseppe aveva 18 anni: «Quando perdi tua mamma così sei condannato all’ergastolo del dolore…. Per 25 anni non sono riuscito a parlarne con nessuno, non ho avuto nessun supporto psicologico e facevo finta che non fosse mai accaduto, ma ora non voglio più stare zitto. Il mio grido è perché si intervenga subito, gli orfani hanno bisogno di un supporto immediato».

Il progetto, che promuove un modello di intervento e di cura per garantire la protezione di bambini e bambine quando si verifica un femminicidio, è realizzato all’interno del progetto Rete di Sostegno per Percorsi di Inclusione e Resilienza con gli Orfani speciali, avviato nel 2021 dalla Cooperativa Irene 95 con una rete di 13 partner attivi su tutto il territorio nazionale e in particolare in Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

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