Futuro

Il futuro approda a Biennale Tecnologia

Al via la terza edizione della rassegna organizzata dal Politecnico di Torino che, fino al 13 novembre, ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta dell’innovazione. Grazie agli interventi di oltre 280 relatori. Si parte con il filosofo Nassim Nicholas Taleb
Nassim Nicholas Taleb un filosofo, matematico e operatore di borsa che interverrà a Biennale Tecnologia
Nassim Nicholas Taleb un filosofo, matematico e operatore di borsa che interverrà a Biennale Tecnologia Credit: DAN CALLISTER/REX
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10 novembre 2022 Aggiornato alle 15:00

Torna in presenza a Torino da oggi sino a domenica 13 novembre Biennale Tecnologia, la manifestazione culturale organizzata dal Politecnico di Torino che esplora il rapporto tra tecnologia e società. 130 gli eventi in programma, ospitati in diverse sedi: Politecnico di Torino, Castello del Valentino, OGR-Officine Grandi Riparazioni e Circolo dei lettori.

Nel corso delle 4 giornate si avvicenderanno più di 280 relatori da tutto il mondo che hanno reso possibile la realizzazione di un ricco programma di eventi, tutti gratuiti. Il tema scelto per questa edizione è Princìpi – Costruire per le generazioni: si vuole offrire uno spunto di riflessione sui princìpi che sono stati fondanti per la società fino a oggi, ma anche indagare le molteplici complessità che l’umanità sta affrontando.

«Princìpi, intesi come nuovi inizi, ma anche come le fondamenta sulle quali costruire il nostro futuro, che oggi appare particolarmente complesso», dichiara Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino.

«La pandemia e i recenti mutamenti geopolitici in Europa hanno certamente messo a dura prova la società, e in particolare i più giovani. A loro Biennale Tecnologia vuole rivolgersi, proponendo una riflessione che, a partire ancora una volta dalla tecnologia come principio abilitante che concorre a forgiare la nostra realtà, provi a dare qualche risposta, a trovare qualche punto fermo da cui ripartire o verso cui tendere per fabbricare un mondo migliore, più giusto e democratico».

Durante la rassegna ci saranno vari macro-temi che offriranno spunti di approfondimento e approfondimento: Le voci dal mondo; Narrazioni e riflessioni per pensare al futuro, Sinergie. Energia e sostenibilità, Avere cura. La tecnologia al servizio delle persone; Terzo millennio. Intelligenza artificiale e big data; Occupare gli spazi. Luoghi presenti, luoghi futuri; Critica della ragion tecnologica; Oltre gli incontri: gli spettacoli e le mostre; Politecnico Aperto e Biennale Off: Biennale Tecnologia per tutti.

L’inaugurazione, prevista alle ore 18.00 presso l’Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino, vedrà la partecipazione di Nassim Nicholas Taleb, che terrà una lectio magistralis intitolata “Il Covid non è un cigno nero” e sarà incentrata sugli eventi definiti fat tail, ovvero con una distribuzione di probabilità con coda considerevole, che richiedono uno specifico ragionamento e gestione del rischio. A dialogare con Taleb ci sarà Massimo Giannini, direttore de La Stampa.

Nassim Nicholas Taleb è un filosofo, matematico e operatore di borsa che insegna alla Tandon School of Engineering di New York. Il suo libro più noto, Il Cigno nero è un best seller internazionale, inserito dal Sunday Times tra i libri che hanno cambiato il mondo.

Taleb nell’intervento di oggi analizza il nesso tra la teoria del cigno nero, tema trattato nel suo libro, e il Covid. La teoria del cigno nero è una metafora per spiegare la reale possibilità che un evento, in origine definito molto improbabile e inaspettato, possa accadere. Questo tipo di eventi, definiti da Taleb fat tails, hanno grandi conseguenze che si trascinano nel tempo e anche un ruolo dominante nella storia; proprio come le conseguenze del covid.

Oltre ai numerosi incontri, la Biennale Tecnologica offre anche la possibilità di seguire performance, esposizioni, proiezioni, attività per famiglie, e per le scuole. Un programma specifico Biennale OFF che si svilupperà parallelamente, sempre nei giorni del ricco evento.

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