Diritti

Tv: speaker donne, where are you?

Grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, il Rochester Institute of Technology ha scoperto che gli uomini intervengono più spesso nelle discussioni politiche in onda sulle reti Cnn, Fox News e Msnbc
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7 novembre 2022 Aggiornato alle 07:00

Quante volte abbiamo assistito a un programma tv in cui le conduttrici o le ospiti venivano interrotte continuamente, o parlavano molto poco? A quanto pare si tratta di una pratica molto frequente nelle discussioni politiche su Cnn, Fox News e Msnbc, 3 dei canali di informazione più noti degli Stati Uniti: alle donne spetta il 10% in meno di tempo di trasmissione rispetto alla controparte maschile.

Il ricercatore Ashique Khuda Bukhsh, del Rochester Institute of Technology, ha utilizzato l’intelligenza artificiale insieme al suo team per analizzare centinaia di migliaia di dialoghi nei telegiornali via cavo, con l’obiettivo di comprendere meglio la natura delle interruzioni nelle discussioni politiche. In un anno hanno scandagliato 625.409 discussioni andate in onda da gennaio 2000 a luglio 2021. I risultati sono stati pubblicati sul sito di informazione The Conversation: “Abbiamo scoperto che le donne hanno sostanzialmente meno opportunità di parlare in questi contesti rispetto agli uomini, e tendono a interrompersi più spesso degli uomini”, scrive il ricercatore.

Le ospiti, ogni volta che avevano possibilità di parlare, hanno pronunciato in media 72,8 parole, rispetto alle 81,4 degli oratori di sesso maschile. Le speaker, inoltre, si sono interrotte nel 39,4% dei dialoghi rispetto al 35,9% degli uomini. 5 anni fa l’allora conduttore della Cnn Chris Cuomo concesse molto più tempo al politico statunitense Matt Schlapp che alla commentatrice politica Ana Navarro, mentre parlavano dei primi 200 giorni in carica del presidente Donald Trump. Nel 2021, dopo 13 anni alla Cnn, l’anchor Brook Baldwin lasciò la rete lamentando la mancanza di opportunità per le donne sul canale. Anche sulla Msnbc e su Fox News si sono verificati episodi simili, anche più evidenti.

Collaborando con alcuni ricercatori esperti di intelligenza artificiale della Carnegie Mellon University, in Pennsylvania, il team ha ideato un metodo in grado di distinguere in modo affidabile le interruzioni intrusive e non amichevoli da quelle benevole, ovvero quelle che mirano a prendere il controllo della conversazione o a soffocare l’interlocutore, contro quelle che mirano a sostenerlo con informazioni utili o indicazioni di consenso.

Il team ritiene che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata durante talk show, interviste e dibattiti politici per individuare interruttori seriali in tempo reale, e comprendere in che modo le dinamiche che orientano le discussioni possano variare a seconda dell’etnia, del sesso, dell’occupazione e dell’orientamento politico. Oltre alle differenze di genere, Ashique Khuda Bukhsh e il suo team hanno scoperto che su Cnn, Fox News e Msnbc le conversazioni tra coloro che hanno convinzioni politiche opposte sono costellate da interruzioni molto più invadenti e sgradevoli rispetto a quelle tra persone che condividono un’appartenenza politica.

Inoltre, i giornalisti della Cnn e della Msnbc intervengono più spesso quando parlano con i repubblicani, mentre i colleghi di Fox News lo fanno con maggiore frequenza con i democratici. I repubblicani, poi, tendono a interrompere la conversazione molto più spesso rispetto ai democratici.

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