Ambiente

La carne di Treviglio che compensa le emissioni di CO2

Dall’idea di un giovane ingegnere, la start-up Carne Genuina è stata la prima a vendere carne online. Oggi si candida a diventare completamente a zero emissioni
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12 gennaio 2022 Aggiornato alle 09:00

Essere genuina, essere sostenibile: il successo della carne Bovì, diventata nel frattempo Carne Genuina, è arrivato grazie a queste 2 (semplici) caratteristiche. Ne è perfettamente consapevole Mattia Assanelli, giovane ingegnere elettronico e fondatore dell’innovativa start-up che dà la possibilità ad aziende agricole di vendere la carne online, e di farlo per giunta in modo sostenibile. Anzi: a impatto zero.

La storia di Mattia inizia nell’azienda agricola di famiglia, a Treviglio, ma l’idea non arriva subito: prima il lavoro nell’ambito delle energie rinnovabili, poi in un’azienda che si occupa dei processi di trasformazione dell’insalata in busta. Lì, arriva la consapevolezza che nella grande distribuzione il prodotto finale che arriva sulle tavole del consumatore ha troppi passaggi e sprechi; e allora, perché non guardare al proprio orto, puntando sulla storia della famiglia Assanelli, che dalla fine dell’Ottocento alleva vacche da latte e da carne rispettando le antiche tradizioni contadine? Oggi come allora Carlo, Simone e Cristoforo, il papà e i fratelli maggiori di Mattia, si occupano personalmente di tutte le fasi produttive della filiera corta, “Anzi, cortissima”, sottolinea Mattia, facendo attenzione alla stagionalità e all’esperienza delle generazioni.

“Nel momento di pensare a una impresa innovativa, partire dalla produzione di carne era inevitabile, pensando alla nostra realtà aziendale”, spiega Mattia Assanelli a La Svolta, ricordando l’inizio dell’attività imprenditoriale di Bovì, “Nel 2014 siamo stati i primi a vendere la carne online in Italia, mettendo direttamente in contatto l’allevatore e il consumatore finale”.

Poco prima della pandemia, nel 2019, è nata la piattaforma Carne Genuina, un luogo a disposizione di altre aziende a conduzione familiare (come quella degli Assanelli) dove fosse possibile garantire la tracciabilità totale del prodotto, il benessere degli animali e la sostenibilità. “All’inizio avevamo dei dubbi nel fare qualcosa che parlasse di ‘chilometro zero’ perché non era il nostro obiettivo finale”, dichiara Mattia, mentre racconta il successo della start-up (in meno di 2 anni, in un periodo contrassegnato dalla pandemia, il fatturato ha raggiunto quasi 200.000 euro all’anno) e l’idea di lanciare una campagna di equity crowdfunding per farsi conoscere sempre di più.

Oggi Carne Genuina vanta 2.500 clienti che hanno fatto almeno un acquisto, e 700 già fidelizzati e ricorrenti. Ora si aggiunge un’altra sfida: essere la prima carne a impatto zero in Italia. In che modo? L’allevamento dei bovini e il trasporto dei prodotti producono CO2, tanta CO2; secondo i calcoli di Carne Genuina, 1 kg di carne di manzo immette nell’atmosfera circa 25 kg di Co2. Ogni vitellone pesa circa 300 kg. Allevandone solo 1 vengono immessi 7500 kg di CO2.

Mediamente a Carne Genuina si allevano 30 vitelloni ogni anno, producendo in totale 225 tonnellate di CO2. Di queste, Carne Genuina ne neutralizza 132 (il 60%) grazie all’energia pulita prodotta: gli impianti fotovoltaici delle aziende a conduzione familiare che lavorano con Carne Genuina producono infatti 660 mwh all’anno.

E il restante 40% di emissioni? Per azzerare l’impatto della Co2 sono stati adottati 35 Baobab in Kenya che insieme neutralizzano 105 tonnellate di CO2. E se in futuro dovesse essere prodotta più CO2, verranno piantati più alberi, precisa il fondatore.