Economia

Il prezzo del gas scende… per ora

Nelle prossime bollette si registrerà un calo di quasi il 13% rispetto al terzo trimestre. Ma l’inverno è sempre più vicino e già si prevede un aumento del 20-25% tra dicembre e gennaio
Credit: Magda Ehlers
Tempo di lettura 4 min lettura
5 novembre 2022 Aggiornato alle 12:45

Torniamo a parlare di gas e del suo apparente abbassamento di prezzo. Apparente perché, anche se nelle prossime bollette si vedrà una diminuzione dei prezzi del 12,9% circa rispetto al terzo trimestre di quest’anno, sono previste risalite, a causa dei mesi freddi a cui si andrà incontro: già si prevede un aumento del 20-25% tra dicembre e gennaio.

Questo calo è dovuto ai mesi miti che abbiamo vissuto, agli stoccaggi pieni, all’abbondanza di rifornimenti via nave e al fermo produttivo che ha coinvolto l’industria italiana energivora con una riduzione dei consumi di oltre il 20%. Grazie al fatto che da questo mese l’aggiornamento tariffario del prezzo del gas diventerà mensile e non più trimestrale si potranno iniziare a notare più velocemente i cambiamenti: è stata una fortuna poiché questo nuovo meccanismo entra in vigore proprio mentre c’è il calo dei prezzi.

Per ora il prezzo del gas sul mercato europeo è in rialzo del 3% rispetto a martedì e torna sopra i 130 euro al megawattora, facendo esaurire la tregua che stavamo vivendo, e che aveva portato il prezzo sotto i 100 euro. L’Ocse - Agenzia Internazionale per l’energia - ha lanciato allarmi sulle prospettive dei prossimi mesi, dicendo che l’Europa potrebbe avere una carenza di gas naturale per 30 miliardi di metri cubi durante la prossima estate, momento chiave del rifornimento per l’inverno 2023-2024.

Questa mancanza importante, però, non è inaffrontabile, poiché si tratta di meno di un decimo del gas che viene consumato ogni anno in Europa. Resta comunque necessaria un’azione urgente da parte dei governi per ridurre il consumo di gas nel bel mezzo di questa crisi energetica che stiamo vivendo, spingendo anche verso la diffusione delle energie rinnovabili e delle pompe di calore.

La riunione del Consiglio Europeo - che si è tenuta giovedì 20 e venerdì 21 ottobre - aveva raggiunto un accordo su 4 strategie. La prima riguarda la limitazione delle fluttuazioni del prezzo del Ttf del gas via gasdotto, che viene determinato sulla borsa di Amsterdam ed è diventato di riferimento per molti contratti. L’obiettivo è quello di creare un cap sul prezzo del gas mettendo un “tetto” al prezzo del Ttf. Si ravvede tuttavia un ulteriore rischio: se si ponesse un cap troppo basso i produttori potrebbero vendere altrove e allo stesso tempo, anche i consumatori, potrebbero essere meno incentivati al risparmio dell’energia. Dovrà, quindi, essere un Price Cap mobile, che assecondi le dinamiche del mercato aggiustandosi in relazione al prezzo minimo e massimo.

Secondo Codacons, se la bolletta del gas dovesse effettivamente salire del 5% la spesa per le famiglie che rientrano nel mercato tutelato si attesterebbe a quota 1.817 euro a nucleo nel corso del 2022. Questo porterebbe a una maggiore spesa pari a +632 euro annui a famiglia rispetto alle spese per il gas sostenute nel 2021, con un rincaro complessivo delle tariffe del 53,3%.

La seconda strategia del Consiglio Europeo, si basava sul “modello iberico”, adottato da Spagna e Portogallo nel luglio scorso, che prevede un tetto al prezzo del gas usato per generare energia elettrica. Ma questa idea, come evinto da un paper elaborato dalla Commissione europea e circolato a margine del Consiglio Energia a Lussemburgo, sembra essere stata scartata a causa dei troppi svantaggi.

La terza strategia riguarda la centralizzazione degli acquisti di gas, volontaria, con l’obbligo per un volume equivalente al 15% del fabbisogno di stoccaggio, in base alle esigenze nazionali. La quarta strategia, infine, riguarda la solidarietà fra Paesi con un accordo volto ad aiutare gli Stati Ue in maggiore difficoltà.

Nel pomeriggio del 3 novembre la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Bruxelles la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Mestola e il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Durante l’incontro sono state affrontate a 360 gradi tutte le emergenze del momento, dal Pnrr all’energia, alla guerra in Ucraina e alle nuove regole del patto di stabilità.

Sul tetto al prezzo del gas la premier ha ribadito che c’è la necessità di dare il prima possibile concretezza alla soluzione su questa crisi energetica. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare altre dichiarazioni più specifiche che ci aiuteranno a capire come affrontare questo inverno che si prospetta molto caro.

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