Futuro

Venezia: la casa più green la trovi in laguna

Prefabbricata in legno e ad alta efficienza energetica, ma costruita in un’area umida e ricca di salsedine. Sembra quasi utopia… invece è realtà
Credit: Avel chucklanov/unsplash
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11 novembre 2022 Aggiornato alle 19:00

Ambiente, salute e risparmio energetico sono i pilastri su cui si fonda la bioedilizia, o più in generale la bioarchitettura. Come riporta l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, ente attivo da più di 30 anni che sensibilizza sui temi dell’abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni, la bioarchitettura non è una ricetta da seguire, o una sommatoria di “tecnologie verdi”, ma una visione olistica dell’architettura.

L’articolo 2 dello Statuto dell’Istituto fornisce la definizione di cosa sia la bioarchitettura: “l’insieme delle discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema ambientale (…) la bioarchitettura tende alla conciliazione e integrazione delle attività e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali e i fenomeni naturali. Ciò al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura. La novità programmatica della bioarchitettura non risiede nella specificità delle singole discipline, quanto nelle connessioni capaci di determinare una visione olistica del territorio e della qualità architettonica”.

Torna di centrale importanza lo studio della tradizione costruttiva che dimostra come il legno, uno dei più antichi materiali da costruzione, sia ancora oggi apprezzato, non solo per la sua durevolezza nel tempo, ma anche per le potenziali che è in grado di esprimere grazie alle nuove tecnologie.

Per fare un esempio, a Venezia è stata costruita - in legno ad alta efficienza energetica - una villa che rispetta i parametri della bioedilizia. Nella località Alberoni, all’estremità meridionale del litorale tra il molo, la bocca di porto e la laguna, Vario Haus, ha realizzato il progetto di un’abitazione monofamiliare prefabbricata in legno.

Questa scelta si è rivelata vincente sotto diversi punti di vista: in primis sulle tempistiche, molto rapide, e sulla facile gestione del cantiere in un luogo così complesso. La casa si affaccia direttamente sulla laguna, un ambiente salino che richiede particolari accorgimenti per resistere alla salsedine e all’umidità: per questo sono state scelte delle pareti prefabbricate (spessore totale 32 centimetri) caratterizzate da un importante spessore di isolamento termico (18 centimetri).

Ovviamente, chi ha la possibilità di avere un’abitazione sulla laguna, non vuole perdere il privilegio di avere un paesaggio che sia da sfondo non solo per l’esterno della casa ma anche per l’interno: da qui la volontà di avere grandi vetrate che, garantendo sempre massime prestazioni sotto il profilo energetico e di durata nel tempo, capisaldi di tutte le scelte progettuali, sono la giusta cornice per portare indoor un po’ di Venezia.

Ma una casa prefabbricata può essere anche tecnologicamente avanzata e rispondere al bisogno di massimizzare il contenimento dei consumi, sempre più importante, non solo per rispettare l’ambiente ma anche per risparmiare, specialmente ora con la crisi energetica in atto, scatenata dalla guerra in Ucraina e che coinvolge tutta l’Europa.

La casa prevede pompe di calore per ottimizzare l’efficienza durante il raffrescamento e riscaldamento, pensati con sistema radiante a pavimento, e l’utilizzo della ventilazione meccanica, necessaria per garantire un costante ricambio d’aria che non infici la qualità indoor; a questo si aggiunge un impianto fotovoltaico posto sul tetto.

In questo preciso momento storico, forse, abbiamo iniziato concretamente a occuparci della gestione razionale e ottimale delle risorse, e la più corretta analisi e visione del mondo deve essere caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarità, per garantire alle future generazioni di godere delle beltà di cui noi stessi, in prima persona, abbiamo già goduto.

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