Ambiente

Spettacolare ritrovamento paleontologico in Gran Bretagna

Si tratta di un ittiosauro, il cosiddetto “dragone del mare”, predatore marino che è vissuto sulla terra tra 90 e 250 milioni di anni fa
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10 gennaio 2022 Aggiornato alle 21:00

Quante volte vi capita, nel vostro lavoro, di dovervi fermare rispetto a quello che state facendo per chiamare i vostri capi e dire loro “Scusate, credo di aver trovato un dinosauro?” A Joe Davis, impiegato presso la riserva naturale di Rutland Water, è successo esattamente questo, durante una serie di lavori di routine. La prima risposta dell’impiegato comunale contattato da Davis è stata discretamente serafica: “Ah. Al momento non abbiamo un Dipartimento Dinosauri, qui in Comune. Aspetti un attimo, la faremo richiamare”.

La chiamata è poi arrivata. Anzi: è arrivato proprio fisicamente un team di paleontologi, che ha potuto constatare l’effettiva presenza di “uno dei più grandi ritrovamenti paleontologici di tutti i tempi in Inghilterra”, come detto con entusiasmo da uno dei capi del team di esperti arrivato nella riserva di Rutland Water, il paleontologo della Manchester University Dean Lomax.

Non si tratta però di un dinosauro. Il fossile – conservato decisamente bene – è relativo a un esemplare di ittiosauro: un predatore marino a sangue caldo assimilabile per certi versi ai delfini, anche per la sua predisposizione a respirare ossigeno. Ha vissuto sulla Terra approssimativamente tra i 250 e i 90 milioni di anni fa, e gli esemplari più grossi arrivavano a raggiungere i 25 metri di lunghezza (quello ritrovato a Rutland è attorno ai 10 metri).

Un particolare piuttosto interessante è come l’ittiosauro sia appunto un predatore marino (altri esemplari fossili sono stati ritrovati sulle coste del Dorset e dello Yorkshire, in passato), ma Rutland Water dista oggi dalle rive del Mare del Nord almeno una cinquantina di chilometri ed è geograficamente più accomunabile a Leicester, piena Inghilterra centrale, tutto tranne che una città di mare. Segno di come le acque si siano nel frattempo ritirate, lasciando alla fine in eredità questo inaspettato ritrovamento paleontologico dalle dimensioni notevoli – e dal peso altrettanto notevole. Si tratta infatti di quasi una tonnellata di materiale da asportare con grandissima attenzione, per mantenere integra la struttura complessiva del fossile.

La Riserva Naturale di Rutland ora è in cerca di fondi per riuscire a costruire una struttura permanente dove ospitare questo ingombrante ma affascinante ospite, proveniente da decine se non centinaia di milioni di anni fa. Ad aiutarla, a modo suo, la BBC: in questi giorni trasmetterà infatti uno speciale su questo ritrovamento, che sicuramente catturerà l’attenzione di molto pubblico (e, si spera, di qualche donatore). Di sicuro farà un favore a Joe Davis: “Ancora adesso c’è gente che non mi crede quando racconto cosa ho trovato. Magari dopo averlo visto in televisione capiranno che non sto straparlando…”.