Economia

Pasta… That’s amore!

Ne mangiamo più di tutti e non c’è da stupirsi, quindi, se ne produciamo più di 3,6 milioni di tonnellate. Oggi una giornata la celebra
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Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
25 ottobre 2022 Aggiornato alle 19:45

Qualche giorno fa sulla copertina dell’Economist è stata raffigurata l’ex premier britannica Liz Truss in veste di soldato romano con in mano una forchetta arrotolata negli spaghetti. La pasta si sa, è mangiata in tutto il mondo: che sia liscia o rigata, corta o lunga, è uno dei simboli per eccellenza della cucina made in Italy.

Non a caso, secondo Coldiretti, è proprio l’Italia il Paese che ne mangia di più: siamo in testa con 23,5 kg a persona in un anno, seguiti dalla Tunisia (17 kg), Venezuela (15 kg), Grecia (12 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg) e per ultime Argentina e Turchia (8,7 kg). Oggi, in occasione della giornata mondiale della pasta, non la si può non celebrare.

C’è chi la compra direttamente confezionata al supermercato e chi, invece, preferisce farla in casa, su grandi tavolate e con una buona scorta di farina: bianca, integrale, di grano saraceno, kamut, di farro o altre.

Secondo i dati del centro Studi di Confagricoltura, il grano duro è la coltura più estesa in Italia, con 1,26 milioni di ettari di superficie coperti. Nello specifico, quasi 345.000 ettari in Puglia (il 27,3%), quasi 273.000 in Sicilia (21,6%), circa 115.000 in Basilicata (9,1%), quasi 90.000 nelle Marche (7,1%) e circa 85.500 in Emilia-Romagna (6,7%).

Ma, se guardiamo alla produzione raccolta, la classifica cambia un po’: al primo posto c’è la Sicilia con quasi 813.000 tonnellate (20,6%), seguita da Puglia (quasi 688.000 tonnellate – 17,5%), Emilia-Romagna (467.000 t – 11,9%). Marche (375.000 t – 9,5%) e, in ultima posizione, Basilicata (circa 320.000 – 8,1%).

Dalla raccolta passa alla tavola… o all’esportazione. Infatti, sempre secondo Confagricoltura, sulle 3,6 milioni di tonnellate di pasta prodotte ogni anno dal Bel Paese, oltre il 60% viene esportato (in Europa, prima fra tutti, seguita dal Regno Unito, gli Usa, il Giappone e la Svizzera).

E quindi oggi, nella sua giornata mondiale, la domanda viene spontanea: gli italiani quale pasta preferiscono? In pole position - secondo Unione Italiana Food - gli spaghetti, seguiti a ruota dalle penne rigate, i fusilli, rigatori e farfalle. Ancora, nella top 10 (ma ai gradini più bassi) troviamo linguine, lumachine, bucatini, mezze maniche e lasagne.

Una volta Federico Fellini disse che «La vita è una combinazione di magia e pasta». Come dargli torto?

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