Ambiente

Europa: il trasporto di animali vivi è disastroso

I trasferimenti via mare sono spesso lunghi, estenuanti e in contrapposizione alle direttive europee. A denunciarlo è Animal Equality insieme a molte altre associazioni
Credit: Joy Saha/ZUMA Press Wire
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22 ottobre 2022 Aggiornato alle 06:30

Recentemente 800 bovini caricati su una nave proveniente dalla Francia e diretta in Algeria, sono stati rimbalzati per settimane da un porto all’altro del Mediterraneo a causa di problemi sui certificati sanitari che ne impedivano lo sbarco. Il trasporto via mare ha provocato loro atroci sofferenze e alla fine l’imbarcazione è tornata indietro e gli esemplari sono stati uccisi perché considerati erroneamente malati.

Questa situazione rappresenta la normalità per il trasporto di animali vivi in Europa ma è assurda e insostenibile. Per ribadirne la gravità, Animal Equality, insieme a Enpa (Ente Nazionale di Protezione Animali), ha partecipato a un’audizione presso la Commissione Petizioni del Parlamento europeo (Peti), esprimendo il proprio rammarico per la mancanza di interventi incisivi da parte della Commissione europea nel mettere fine al crudele trasporto degli animali vivi.

Dal 2020, con la fondazione no profit Animal Welfare Foundation ed Enpa, come Animal Equality abbiamo rilasciato video e denunce sull’esportazione di animali vivi via mare dalla Spagna verso Paesi extra-UE, mettendo in luce gravi e sistematiche violazioni del regolamento europeo relativo alla protezione dei vari esemplari durante il loro trasporto da parte delle autorità spagnole.

Nel 2021 abbiamo depositato presso il Parlamento europeo una petizione contro la Spagna per le violazioni della normativa europea sul trasporto di animali via mare, insieme a una denuncia presso la Commissione UE e a distanza di un anno, gli eurodeputati della Commissione Peti hanno ammesso che la situazione è ancora pessima.

Alla luce di ciò la scelta è stata di mantenere aperta la nostra petizione, che può così continuare a raccogliere il sostegno dei tanti cittadini europei contrari alla tragica condizione che subiscono gli animali durante i trasporti. Inoltre è stato chiesto alla Commissione europea di intervenire tempestivamente per perseguire le violazioni denunciate da tempo proprio dalle associazioni animaliste italiane ed europee.

L’impegno delle istituzioni per porre fine a questa crudele pratica, infatti, non è stato finora sufficiente e gli interventi concreti da parte dell’Unione europea tardano ad arrivare, nonostante le criticità emerse dalle valutazioni della Commissione d’inchiesta per la protezione degli animali durante il trasporto (Anit), chiamata a verificare il rispetto del regolamento europeo sul trasporto di animali, e nonostante la Commissione europea abbia ammesso che esistono delle gravi criticità sul trasporto animali in Europa.

La revisione del regolamento sui trasporti, di cui la Commissione Ue dovrà occuparsi nell’autunno 2023, sarà dunque un’occasione decisiva per non sprecare altro tempo e sacrificare vite, ma intervenire concretamente su una pratica obsoleta e inutile dove i controlli non funzionano come dovrebbero, a danno prima di tutto degli animali.

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