Ambiente

Europa: i piani per tagliare i consumi in vista dell’inverno

Se a Parigi si spegne prima la Torre Eiffel ad Hannover stop all’acqua calda. I Paesi del Vecchio Continente puntano a risparmiare energia. Riducendone i consumi del 15% entro marzo
Credit: Vladimir Mokry/pexels
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20 ottobre 2022 Aggiornato alle 09:00

Smarcarsi dalla dipendenza del gas russo, così come ampliare gli sforzi per la decarbonizzazione, va tradotto sia nell’idea di puntare sempre di più sulle energie rinnovabili (vedi a esempio la crescita delle comunità energetiche) sia in quella di trovare soluzioni di risparmio energetico immediato.

Si può ridurre di tutto: dall’uso dell’acqua calda alla temperatura nelle abitazioni, dalle luci nelle città sino ai consumi per i vari servizi pubblici.

Alle porte dell’inverno, nonostante un ottobre che ha portato ancora alte temperature in diverse zone del Vecchio Continente - così come nell’Italia che posticipa le accensioni del riscaldamento e punta a un grado in meno - l’Europa si prepara dunque ad affrontare la stagione fredda mettendo in atto strategie differenti a seconda dei Paesi.

Il Guardian ha provato a mettere insieme alcuni di questi sistemi per dare conto di come gli Stati tentano sia di fronteggiare l’assenza del gas che il problema siccità (che continua), sia di trovare un rimedio al caro bollette che affligge i cittadini.

La Francia ad esempio ha lanciato una campagna per risparmiare l’energia nei negozi, così come ha deciso di spegnere le famose luci della Torre Eiffel un’ora prima (risparmio del 4% dei consumi) e attraverso l’iniziativa “ogni gesto conta” incoraggia privati, industrie, ma anche musei e istituti a risparmiare quando possibile sui consumi.

Alcuni grandi marchi stanno spegnendo le luci nei negozi anche con tre ore di anticipo.

Negli uffici si chiede di evitare di usare gli ascensori se possibile, di scollegare pc e sistemi elettronici quando non in uso, di non utilizzare stampanti e altri dispositivi.

Nelle case il riscaldamento è consentito a 19° nei soggiorni e le cucine, nelle camere da letto è invece indicato a 17°, così come viene chiesto di abbassare la temperatura della caldaia e di non usare nelle ore di punta elettrodomestici ad alta intensità (lavastoviglie, un secondo frigorifero, lavatrici).

Tutti i dispositivi elettronici, a esempio Tv, router Wi-Fi, schermi ecc, vanno invece staccati quando non in uso.

Per chi si comporta in modo virtuoso, dalle famiglie sino ai pendolari che usano mezzi condivisi, potrebbero arrivare presto dei bonus.

Lo stringere la cinghia riguarda anche lo sport: nelle strutture viene chiesto a esempio di abbassare il riscaldamento di due gradi (anche nelle piscine pubbliche).

Allo stesso tempo viene implementato lo smart working (in modo da chiudere del tutto gli uffici anche pubblici per alcuni giorni), così come viene chiesto a chi affitta case di spegnere tutto quando gli appartamenti non sono in uso.

Anche in Spagna ci sono limiti di temperatura negli edifici pubblici (19°) e regole per i negozi, che devono risparmiare sull’energia (vetrine spente dalle 22) e porte automatiche per evitare la dispersione del calore.

Per le famiglie e le case private non ci sono ancora indicazioni precise ma presto potrebbero arrivare.

In Belgio per dare il buon esempio il riscaldamento è stato abbassato (sempre a 19°) anche nelle grandi sedi dell’Unione europea, con tanto di raccomandazione di “considerare di venire al lavoro con un maglione in più” dato che “l’energia conta di più rispetto al nostro codice di abbigliamento tradizionale”.

Allo stesso tempo si stanno prendendo iniziative per ridurre alcune trasferte di lavoro e aumentare lo smart working.

In Irlanda invece è stata lanciata la campagna “riduci il tuo utilizzo” chiedendo di usare meno cucine, asciugatrici, lavatrici e elettrodomestici vari nelle ore di punta.

Come riporta il Guardian, in Irlanda il governo sta anche chiedendo agli automobilisti di guidare più lentamente per risparmiare sui consumi e sta incoraggiando l’uso di mezzi pubblici.

Se invece si guarda alla Germania gli edifici pubblici (come la Porta di Brandeburgo) andranno illuminati solo tra le 16 e le 22, il riscaldamento nei corridoi degli edifici pubblici sarà spento e la temperatura massima negli uffici della pubblica amministrazione dovrà essere di 19°C.

Alcuni comuni hanno deciso poi di chiudere l’acqua calda, per esempio ad Hannover non sarà disponibile per lavaggio mani o docce negli edifici sportivi.

Anche nell’Ucraina devastata dall’invasione russa, per far fronte al problema energetico, si parla di abbassamento dei gradi: di quattro gradi in meno.

In Olanda, con misure simili a quelle italiane, si punta all’ abbassamento di un grado e si stanno sviluppando politiche per implementare la riduzione dei consumi da parte delle famiglie.

In generale in tutta Europa, viene dunque chiesto uno sforzo nei comportamenti e nella responsabilità collettiva per far fronte alla crisi energetica: l’obiettivo dell’Ue è infatti di ridurre il consumo di energia del 15% entro il prossimo marzo.

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