Diritti

Toto-ministri: abbiamo novità?

La lista ufficiale dovrebbe arrivare questo fine settimana. Nel frattempo, però, i nomi circolano
Credit: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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19 ottobre 2022 Aggiornato alle 07:00

Sedate per il momento le tensioni interne, per il centrodestra è il momento di concentrarsi sul toto-ministri.

La scelta della compagine del nuovo governo è stata al centro dell’incontro di lunedì tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

Un incontro pacificatore, ma non totalmente risolutivo: la lista finale dei ministri dovrebbe arrivare questo fine settimana. Nel frattempo, però, i nomi già circolano.

Il primo dei ministeri della discordia è sicuramente quello della Giustizia. Forza Italia lo reclama per sé (il nome sarebbe quello dell’ex presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati), ma Meloni vuole a tutti i costi il giurista Carlo Nordio che al momento è dato per favorito.

Anche il ministero dell’Interno ha dato grattacapi alla leader di FdI: Matteo Salvini lo ha più volte indicato come il suo obiettivo, ma anche qui alla fine si è dovuto arrendere al volere di Meloni che riuscirà con ogni probabilità a piazzare il tecnico Matteo Piantedosi al momento prefetto di Roma ed ex capogabinetto di Salvini all’epoca del Governo Conte I.

La ricompensa per Salvini dovrebbe essere il dicastero delle Infrastrutture oltre al ruolo di vicepremier.

Completano la squadra leghista Giancarlo Giorgetti alla guida dell’Economia dopo i no di diversi tecnici come Fabio Panetta attuale membro del consiglio esecutivo della Banca centrale europea, Roberto Calderoli agli Affari regionali (ma il suo nome gira anche per i rapporti col Parlamento) e Gian Marco Centinaio all’Agricoltura.

In quota Lega dovrebbe essere anche il ministero dell’Istruzione che sarà guidato da Giuseppe Valditara, consigliere giuridico di Salvini.

Anche Forza Italia è pronta a prendersi i suoi posti: l’attuale vice di Berlusconi, Antonio Tajani (anche lui probabilmente vicepremier) è dato per certo alla guida degli Esteri visto anche il suo precedente ruolo di presidente del Parlamento europeo.

Forza Italia dovrebbe accaparrarsi anche la Transizione ecologica con Gilberto Pichetto Fratin, attuale viceministro al Ministero dello Sviluppo economico. In realtà Meloni aveva chiesto all’attuale ministro Roberto Cingolani di rimanere, ma lui ha fatto sapere di voler tornare al suo lavoro. La senatrice ed ex capogruppo Anna Maria Bernini dovrebbe guidare l’Università (che potrebbe però essere accorpata con l’Istruzione).

Infine Alessandro Cattaneo dovrebbe essere scelto per guidare il ministero della Pubblica amministrazione (ma si parla anche di Casellati).

Dal canto suo Fratelli d’Italia sembra avere già blindato alcuni ministeri chiave.

La Difesa dovrebbe essere guidata da Adolfo Urso, già presidente dell’organo di vigilanza parlamentare sui servizi segreti (Copasir) mentre per lo Sviluppo economico il nome è quello di Guido Crosetto, storico consigliere di Meloni.

Dati ormai quasi per certi anche Raffele Fitto agli Affari europei (il suo lavoro da tessitore di rapporti in Europa è stato molto apprezzato da Meloni), Eugenia Roccella alla Famiglia e Marina Elvira Calderone al Lavoro.

Per la Cultura si profila invece una corsa a tre tra lo storico Giordano Bruno Guerri, il direttore del Tg2 Giuliano Sangennaro e l’ex componente del cda Rai Giampaolo Rossi.

L’ex presidente della Sicilia Nello Musumeci potrebbe invece guidare il ministero del Sud mentre per la Salute il favorito è l’attuale presidente della Croce Rossa Francesco Rocca, molto vicino a Meloni.

Ma l’ipotesi di Guido Bertolaso non è ancora totalmente tramontata. Per la Pari opportunità girano invece i nomi di Isabella Rauti (FdI) e Simona Baldassarre (Lega).

Potrebbe esserci uno spazio anche per Noi con l’Italia: Maurizio Lupi è dato come ministro ai Rapporti col parlamento.

Nomi da piazzare e caselle da riempire senza scontare gli alleati. Una situazione delicata per Meloni che vede sempre più vicino il traguardo di prima presidente del Consiglio donna nella storia italiana. Sperando che col week-end non arrivi il maltempo.

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