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Svolta President*, Lucia Azzolina

Esponente del Movimento 5 Stelle, viene eletta alla Camera dei Deputati nel 2018 e nel 2020 diventa Ministra dell’Istruzione
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7 gennaio 2022 Aggiornato alle 20:30

Lucia Azzolina, ex Ministra dell’Istruzione – per alcuni, della Distruzione – si è ritrovata a gestire nel pieno della pandemia uno dei settori più turbolenti e complicati, quello della scuola: una vera e propria polveriera. Qualche scelta discutibile di troppo (i famigerati banchi a rotelle), ma anche commenti e attacchi davvero gratuiti e di cattivo gusto ricevuti.

Ma andiamo con ordine. Nasce in Sicilia, a Siracusa. “A casa non c’erano libri e dunque, in questo senso, sono nata poverissima”, racconta. Il padre è un agente di polizia penitenziaria in pensione, la madre una casalinga. Per la scuola dice di provare un profondo senso di gratitudine, per il riscatto che le ha dato: “La scuola è il luogo che più di tutti consente la mobilità sociale, che tiene in piedi la democrazia stessa: cioè la possibilità di dare scacco al destino”. Ben presto scopre l’amore per i libri, soprattutto i grandi classici. Si rifugia per ore nella biblioteca della scuola: i professori chiudono un occhio e le consentono di prendere in prestito più di un volume a settimana.

Arrivano poi gli anni universitari. 2 lauree: la prima in Filosofia, conseguita con il massimo dei voti a Catania, la seconda, più in là, in Giurisprudenza a Pavia. Tra l’una e l’altra, anni di supplenze e desiderio di insegnare; successivamente, la pratica forense e l’approfondimento del diritto scolastico. Nel 2014 ottiene il posto di insegnante di ruolo presso l’Istituto Superiore Giuseppe e Quintino Sella di Biella, e nel frattempo comincia ad appassionarsi alla realtà del sindacato: in particolare si avvicina all’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (ANIEF).

A quel punto, il passo dall’attività sindacale a quella politica è breve. Si iscrive al Movimento 5 Stelle e, nel 2018, viene eletta alla Camera dei Deputati. L’anno successivo, durante il Conte II, riveste la carica di Sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione. Quando poi Lorenzo Fioramonti, all’epoca ministro, si dimette, è proprio lei a succedergli. Dopo appena 2 mesi dal suo insediamento, scoppia la pandemia e il Covid miete le sue prime vittime: inizia per lei una sfida difficile e imprevista.

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