Futuro

Il social network di Trump sbarca su Play Store

Google ha approvato la distribuzione di Truth Social, dopo averla rifiutata ad agosto. L’app aveva politiche insufficienti contro l’incitamento alla violenza
Credit: Christopher Brown/ZUMA Press Wire
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
14 ottobre 2022 Aggiornato alle 13:00

Quando i giganti della tecnologia bannarono Donald Trump dalle loro piattaforme, a gennaio 2021, gli impedirono di parlare in 3 dei forum più influenti del periodo: Twitter, Facebook e YouTube. «Per opporsi alla tirannia della Big Tech», disse lo stesso tycoon, e ricostruire la sua presenza sui social media, a ottobre 2021 lanciò Truth Social. Un anno dopo, e in seguito a una serie di modifiche, Google ne ha approvato la distribuzione sul suo negozio multimediale, Play Store. L’app, finora scaricabile (solo negli Usa) dai clienti Apple, sarà presto disponibile anche per gli utenti Android.

Negli Stati Uniti quasi la metà dei possessori di smartphone, il 40% secondo l’agenzia Reuters, si affida a questo sistema operativo. Di recente l’applicazione ha ricevuto l’ok anche dalla Samsung per il suo Galaxy Store, riporta il Washington Post, da cui era già scaricabile per alcuni dispositivi Android.

Come riporta l’azienda Axios, la Trump Media & Technology Group, società che gestisce il social network, dovrebbe rendere l’app disponibile a breve. “È stato un piacere lavorare con Google e siamo lieti che ci abbiano aiutato a portare finalmente Truth Social a tutti gli americani, indipendentemente dal dispositivo che usano”, ha dichiarato l’amministratore delegato della società Devin Nunes in una nota.

L’applicazione, infatti, è già disponibile nell’App Store di Apple da febbraio, ma la distribuzione sulla piattaforma di Google era stata impedita ad agosto a causa delle norme insufficienti sulla moderazione dei contenuti: la società di Larry Page e Sergey Brin aveva espresso preoccupazione per le violazioni delle sue politiche che proibiscono minacce fisiche e incitamento alla violenza.

Google e Truth Social erano in contatto da mesi per l’approvazione. La Trump Media & Technology Group si è impegnata a offrire una “esperienza coinvolgente e senza censure”, facendo leva su un pubblico che sui social ha subito lo stesso trattamento di Trump. La sua rimozione dalle maggiori piattaforme online tra cui YouTube, di proprietà della statunitense Alphabet Inc., a cui fa capo proprio Google, era avvenuta in seguito alla sconfitta del tycoon alle presidenziali del 2020, in cui correva contro Joe Biden. L’ex presidente era stato bannato per “il rischio di un’ulteriore incitamento alla violenza” in seguito all’assalto al Congresso a Washington.

“Le app possono essere distribuite su Google Play a condizione che rispettino le nostre linee guida per gli sviluppatori, incluso l’obbligo di moderare efficacemente i contenuti generati dagli utenti e rimuovere i post discutibili come quelli che incitano alla violenza”, ha comunicato un portavoce di Google. In base alle nuove policy di Truth Social, i contenuti degli utenti che incoraggiano la violenza “possono comportare” la rimozione dei contenuti stessi o dell’account che li crea.

Ora, spiega Axios, spetta alla piattaforma decidere in definitiva quando pubblicare la propria applicazione nell’App Store, ma si prevede che la renderà disponibile a breve.

L’8 novembre, alle midterm elections, si deciderà la composizione del Parlamento per i prossimi 2 anni. Un appuntamento storicamente sfavorevole per chi è al potere, in questo caso i democratici. Dunque, quale miglior momento se non meno di un mese prima delle elezioni di metà mandato?

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